Colpo al distributore di SeregnoDue albanesi finiscono in manette

Arrestati due albanesi ritenuti responsabili di 7 furti alle casse continue di esercizi commerciali o distributori di carburante nelle province di Varese, Milano, Como, Novara e Monza, compreso il tentativo alla Esso di via Repubblica dell'11 maggio.
Colpo al distributore di SeregnoDue albanesi finiscono in manette

Seregno – Al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, i carabinieri del comando provinciale di Varese hanno arrestato in momenti successivi due albanesi, Dorjan Jaku, 22 anni, residente a Busto Arsizio, e Fatmir Zefi, 32 anni, irregolare, ritenuti responsabili di ben sette furti commessi in danno di casse continue di esercizi commerciali o distributori di carburante nelle province di Varese, Milano, Como, Novara e Monza e Brianza.

La cattura è avvenuta in primavera, ma soltanto sabato scorso la notizia è diventata di dominio pubblico, grazie ad una conferenza stampa svoltasi nel comando provinciale dell’Arma di via Saffi a Varese.

Tra i colpi portati a termine o provati dai malviventi, figura il tentativo di scasso della cassa continua della Esso di via Repubblica, uno dei distributori di carburante più frequentati in città, avvenuto nella notte dell’11 maggio di quest’anno. In questo caso, tuttavia, l’allarme rovinò i piani della banda, costretta alla fuga quando ancora non si era concretizzata la forzatura della serratura esterna.

«L’episodio si verificò durante la notte -ricorda il titolare Gianni Curioni-, come del resto è prassi normale in queste situazioni. Me ne accorsi al mattino, quando arrivai sul posto di lavoro. La struttura della cassa continua è comunque inattaccabile o quasi: dopo la prima serratura, i ladri se ne sarebbero trovate davanti altre tre, prima di dover comporre una combinazione alfanumerica. L’articolazione è pensata per far sì che i tempi d’azione siano lunghi e per scoraggiare i malintenzionati».

Per la cronaca, Jaku fu arrestato il giorno seguente in flagranza di reato, dopo aver fatto esplodere lo sportello della cassa continua del supermercato Coop di Busto Arsizio, mentre Zefi, che in prima battuta si era dato alla fuga, fu assicurato alla giustizia poco più tardi.
Paolo Colzani