"Città Satellite", il degrado avanzaGiostrai e ristoratori preoccupati

"Città Satellite", il degrado avanzaGiostrai e ristoratori preoccupati

Limbiate – Non si placano gli interrogativi e le preoccupazioni sul futuro di Greenland, dopo le dichiarazioni di Claudio Campani, l’imprenditore emiliano proprietario ormai da un anno dell’area parco. Settimana scorsa Campani aveva ribadito l’esistenza di progetti precisi sull’area, non necessariamente legati alla conservazione delle attività esistenti. Parole che hanno accresciuto le preoccupazioni di giostrai e gestori delle attività ristorative, in considerazione anche del crescente degrado e dell’avvicinarsi della bella stagione, che da sempre richiama un maggior numero di visitatori a «Città satellite».

«I clienti – afferma Cecilia Carlotti del ristorante Chalet del Laghetto – sono sempre meno; ognuno pulisce soltanto la parte di verde più vicina alla sua attività, e il parco nel complesso versa in condizioni sempre peggiori. Nelle ultime settimane siamo poi vittime di sempre più frequenti furti notturni». Anche Carlotti lamenta l’assenza di incontri con il nuovo proprietario: «Da più di un anno può vantare diritti sull’area, ma non ci è stato dato ancora modo di vederlo. Sembra che ci vogliano portare alla disperazione». Alcune responsabilità sono tributate anche all’amministrazione comunale: «Dopo un anno in cui il nuovo proprietario non ha dato segni di interessamento, il Comune non l’ha incontrato per chiarire i progetti per il futuro; un disinteresse che francamente non ci spieghiamo».

Più sereni i toni di Marco Barzon, titolare del ristorante Al Katanga: «La situazione attuale ci fa male, anche a livello personale; d’altro canto la nostra attività si è svincolata dalla tradizionale clientela del parco, e continueremo quindi a lavorare tranquillamente fino a che un nuovo proprietario non giunga qui con le carte in regola. In quel momento discuteremo, ma credo che non sia nell’interesse di nessuno chiudere un’attività presente da 30 anni e in buono stato nonostante il degrado dell’area».

In attesa di novità sono anche i giostrai e il titolare del bar-ristorante Arnold’s, Giuliano Vidali: «Abbiamo sempre pagato regolarmente i nostri affitti, e se anche si può riscontrare qualche irregolarità nelle licenze dei giostrai, non crediamo sia un motivo valido per chiudere tutto. Chiediamo piuttosto un incontro col proprietario, soprattutto in vista della bella stagione che potrebbe portare finalmente un po’ di lavoro».
S.B.