Ciclismo, è morto Fiorenzo MagniIl leone con il cuore monzese

Ciclismo in lutto: è morto Fiorenzo Magni. Nato in Toscana, residente a Monticello Brianza ha vissuto e aveva avuto anche un'attività imprenditoriale a Monza, dove è scomparso venerdì mattina all'ospedale San Gerardo. Per tre volte vinse il Giro d'Italia. I funerali sabato nel Duomo di Monza.
Ciclismo, è morto Fiorenzo MagniIl leone con il cuore monzese

Monza – Fiorenzo Magni, uno dei più grandi ciclisti di tutti i tempi, è morto venerdì mattina all’ospedale San Gerardo,dove era ricoverato per un improvviso malore. Soprannominato il «Leone delle Fiandre», per tre volte vincitore del Giro d’Italia, storico rivale di Fausto Coppi e Gino Bartali, Magni avrebbe compiuto 92 anni il prossimo 7 dicembre.
Magni viveva ormai da parecchi anni a Monticello Brianza, in provincia di Lecco ma era monzese di adozione: i suoi figli ed i suoi nipoti, come amava ricordate, erano nati e vissuti nella città di Teodolinda, dove aveva svolto l’attività di imprenditore nel settore dell’auto per molti anni.
Il corridore toscano si era guadagnato il soprannome di “Leone delle Fiandre” grazie a tre vittorie consecutive in Belgio, dal 1949 al 1951, conquistate grazie alle sue caratteristiche di passista e discesista. Professionista dal 1940 al 1956, Magni vinse tre Giri d’Italia nel 1948, 1951 e 1955. Tra le altre affermazioni anche tre Giri del Piemonte, tre Trofei Baracchi e tre Campionati assoluti. Inoltre, si piazzò secondo ai Campionati del mondo del 1951 (preceduto dallo svizzero Ferdi Kubler) e al Giro d’Italia del 1956 (dietro il lussemburghese Charly Gaul) alla “veneranda” età di 36 anni.
La sua grande passione era sempre rimasta la bicicletta. Nel 2002 il Giro d’Italia gli aveva reso omaggio organizzando una tappa della corsa rosa con arrivo proprio a Monticello Brianza. E nel 2010 era stato inserito di diritto nel Comitato Grande ciclismo di Lecco: grazie ai suoi buoni uffici era stato “conquistato” il diritto ad avere per due anni di seguito (2011 e 2012) l’arrivo a Lecco, inframezzata lo scorso 20 maggio 2012 dalla tappa del Giro ai Piani Resinelli. Il suo impegno era testimoniato anche dalla dedizione con cui aveva creato – praticamente con le sue forze e le sue conoscenze – il museo del Ciclismo del Ghisallo, diventato attualmente una delle pietre miliari nella storia delle due ruote. 

Ritiratosi dalle corse, Magni conservò a lungo posizioni di rilievo in ambito dirigenziale. Fu Commissario tecnico della Nazionale, poi presidente dell’Associazione corridori ed infine presidente della Lega del Professionismo. Era presidente della Fondazione del Museo del ciclismo del Ghisallo. Nel 2004 è stato insignito del Collare d’Oro al Merito Sportivo.

I funerali si svolgeranno sabato 20 ottobre, alle 15.30, nel Duomo di Monza.