Cascina allagata quando piove«A Lentate stravolte le rogge»

Cascina allagata quando piove«A Lentate stravolte le rogge»

Lentate sul Seveso – Il solo pensiero che possa piovere, è un incubo. Sembra incredibile per chi nasce contadino, un mestiere dove l’acqua è alla base della vita, eppure sono anni che Giuseppe Alberio vive con questa paura. Mani grandi, voce pacata, sin da ragazzo ha lavorato nei campi e oggi col figlio gestisce la Cascina Grigioni in via Tonale a Copreno, all’imbocco delle terribili curve che collegano Lentate con Lazzate. Siamo entrati nella grande aia della cascina a metà della scorsa settimana, al centro c’erano ancora immense pozze, ultima ferita dell’ondata di pioggia che ha imperversato in tutta Italia e che ha allagato le stalle di Alberio.

«Gli animali non li ho più – si racconta – ma sono stanco di dover combattere col fango». Da quando hanno costruito la superstrada e poi la zona industriale, il naturale scorrere delle rogge è stato cambiato e l’acqua a fiumi finisce nella cascina. «Sono andato in Comune tante volte – racconta – hanno risposto che la colpa è mia, sono stato io a deviare le rogge. Assolutamente no, le cose sono cambiate quando hanno potenziato la zona industriale e si prospettano altre costruzioni, mi ritroverò completamente sommerso». Quali sono le conseguenze per la sua attività? «Le patate, che coltivo e vendo direttamente, le custodisco sui carri, non mi fido più a lasciarle a terra.

Un altro mio punto di forza è la legna, impossibile evitare che si bagni, posso solo sperare che si asciughi, invece le granaglie le devo vendere subito, non posso permettermi d’immagazzinarle e rovinarle». Alberio è stato tra gli agricoltori che a ottobre aveva partecipato all’incontro voluto dall’amministrazione comunale, in particolare dall’assessore Gabriele Porro, sul tema del rilancio dell’attività agricola a Lentate. Al confronto c’erano anche due esponenti di Coldiretti e l’assessore provinciale. Molto si è detto in quella sede per salvaguardare il settore, ma il caso di Alberio dimostra il contrario.

«Impossibile non ammette che il problema esista – dichiara Porro – ed è giusto che si risolva. In Comune abbiamo predisposto un progetto di ricostituzione delle rogge modificate con superstrada e anche con l’area industriale, in quest’ultimo caso credo in buona fede. Per realizzarlo però ci vogliono tanti soldi. Sull’allagamento di martedì, c’è da dire che nelle ultime settimane la pioggia è stata eccezionale, anche Elena Cazzaniga della Botanica di Birago mi ha informato di un problema di ristagno d’acqua, in una zona dove non si è mai verificato».
Cristina Marzorati