Carnevale: il sindaco vero salta sul carro del sindaco finto

Carnevale: il sindaco vero salta sul carro del sindaco finto

Lissone – Bagarre fuori programma proprio al termine della sfilata carnevalesca ‘Diamo i numeri’, dal titolo scelto dalla Fom per quest’anno. Protagonisti il borgomastro Ambrogio Fossati, esponenti delle liste civiche del ‘Listone’ e il carro goliardico dedicato al Museo. Un parapiglia scaturito proprio al termine, quando ormai i carri erano entrati in piazza Libertà, con una scalata del borgomastro sul carro del ‘Listone’ per togliere al figurante principale la maschera con riprodotto il suo volto per riappropriarsene. In poche parole: la faccia è mia e me la gestisco io. Sembrava una sceneggiata alla Totò,  tipo ‘sono solo fatterelli’ così tanto per far ridere il pubblico presente, invece la realtà è stata un poco diversa. “Come ogni anno, gli ‘Amici del Listone’ hanno preparato il loro carro allegorico ovviamente con un significato ‘politico’. Quest’anno – spiegano quelli del Listone – la scelta è caduta sul Museo. Sulla biga, il consigliere comunale Egidio Arosio con una maschera con il volto del sindaco – la stessa usata l’anno scorso e sulla quale l’interessato aveva persino scherzato – frustava l’asino: allusione al "Cavallo" di De Chirico che il museo ha comprato due anni or sono a 40.000 euro. Il senso satirico del complesso era chiaro: siccome mantenere un Museo costa soldi che sarebbe meglio impiegare altrimenti, noi del Listone vi diamo gratis un monumento equestre e tanti "quadri viventi" di ‘natura viva’ da mettere in mostra quali "La mia Giunta è cubista, anzi metrocubista!"; "Ma i veri capolavori siamo noi: i cittadini!"; "Un tocco di colore a Lissone: le strisce blu…"; "La prima cultura è vivere";  "Miss Padania,: quando la Lega fa la cubista!". Ma, quando la sfilata è arrivata sotto Palazzo Terragni, ecco l’assalto di un tizio mascherato, che evidentemente mirava a strappare la maschera con la faccia del sindaco. Subito bloccato, ai presenti esterrefatti ha rivelato il suo vero volto: quello di Ambrogio Fossati”. Intanto i videofonini impazzivano tentando di immortalare il quadretto non proprio idilliaco. Chissà, forse qualcuno l’avrà già messo su You Tube…. Qualche urla, qualche spintone. Ma la sceneggiata non finisce qui, e no! Se no che spettacolo sarebbe? E già, perché all’atto della consegna della targa di partecipazione, che viene consegnata a tutti i carri allegorici, la stessa non si trova. Chi dice che sia stata buttata via, chi dice di averla vista ma non sa più dove si trova. Che forse qualche mago l’abbia fatta volar via? Mistero.
Giampietro Galluzzo