Caratese-Sestese, noia mortaleinterrotta dai fischi dell’arbitro

Carate. Chissà, forse ci si potrebbe rivolgere all’Adiconsum, del resto il signor Galliani (responsabile della stessa) spesso presenzia in tribuna, per chiedere il rimborso del biglietto; tra l’altro, caro come il fuoco (13 euro). Sta di fatto che Caratese e Sestese inscenano una gara che osar descrivere oscena sotto il profilo puramente calcistico risulta alla fine essere puro eufemismo. Vabbè la classifica anemica di entrambe le contendenti, vabbè le defezioni, su tutte Bosio per gli azzurri, ma a tutto v’è un limite. Novanta minuti di assoluta noia interrotta solo dai fischi incessanti di un arbitro fiscale che ha sanzionato tutto, rimesse laterali invertite comprese. Fischi che in qualche modo hanno fatto scopa con gli altri fischi piovuti da una tribuna piuttosto vuota.
Il problema è che le due contendenti hanno dato il massimo partorendo in 90’ un tiro di Musella a colpo sicuro respinto in area da un difensore, e la solita invenzione di un Magnoni che su una palla battezzata persa da molti si è inventato una rovesciata volante che Menegon ha deviato sul palo. Magnoni che i bene informati danno già per partente verso le sponde dell’Iseo (Darfo Boario). Ottolina squalificato (in panchina siede Porro) manda in campo una formazione poco credibile, al di là dell’assenza del bomber. Poloni vede poco la palla, Ricci e Romano in avanti poco male fanno. Dall’altra parte, al di là di Magnoni (migliore in campo con De Angeli e Bernareggi) i nomi altisonanti di Confeggi e Adzaip giocano una gara da prefisso telefonico (zero più qualcosina dopo). Una pena.
L’arbitro, ancora di Messina, con un cognome che sembra un nome ma con una “B” di troppo, decide di dare una mano agli azzurri spedendo con fiscalità da Agenzia delle entrate anzitempo negli spogliatoi il povero Salerni (due mezzi falli, due gialli, un rosso tutto intero). Ma gli azzurri non recepiscono e non sfruttano la superiorità numerica nel rettangolo. Che la formazione spedita in campo all’inizio fosse “curiosa” lo si comprende vedendo all’opera Musella e soprattutto Bernareggi (entrati nella ripresa) che nelle due uniche occasioni pericolose azzurre ci mette testa e gambe. Quest’ultimo rischia di diventare un caso, almeno per noi: semplicemente, ma perché non gioca mai ? La chiudiamo qua ricordando che mercoledì la Caratese sarà di scena a Pordenone nell’andata dei quarti di finale di Coppa Italia. Se vogliamo, un po’ (ma mica tanto un po’), la solita nemesi del football.
Sandro Manzoni

Caratese 0 – Sestese 0

Caratese: Menegon, Gallo, Dinardo, Mantegazza, Folcia, De Angeli, Galluccio (16’ st Bernareggi), Poloni, Ricci, Aliotta (24’ st Musella), Romano (1’ st Pastore). Allenatore: Porro.

Sestese: Barberis, Fusco, Cosentino, Mattioni, Confeggi, Moia, Salerni, Tasso, De Milato, Adzaip, Magnoni. Allenatore: Roncari.

Arbitro: Robberto di Messina.

Note: 400 spettatori. Ammoniti Mantegazza e Galluccio (Car.), Fusco, Confeggi, Salerni e Adzaip (S.). Espulso Salerni (S.) per doppia ammonizione. Angoli: 4 a 2 per la Caratese. Recupero: 2’ + 4’.