Carate: Annibale Colomboriconfermato alla guida della Bcc

Carate: Annibale Colomboriconfermato alla guida della Bcc

Carate – Annibale Colombo si riconferma al timone del Consiglio di amministrazione della Banca di credito cooperativo di Carate. Così ha deciso il Cda riunito in sede ieri sera, mercoledì, per attribuire le cariche sociali per il prossimo triennio, in seguito all’assemblea ordinaria dei soci convocata domenica all’auditorium de “il Parco”. Riconfermato al suo posto anche il vicepresidente Ezio Cesana. Per Colombo è stato un vero e proprio plebiscito: il presidente uscente ha ottenuto 1.049 preferenze delle 1.469 schede scrutinate.
Banca solida – Nel corso dell’assemblea sociale è stato approvato ad unanimità il bilancio d’esercizio 2009. Nel corso dell’assemblea sono stati sciorinati i dati che confermano la solidità della banca. Il patrimonio netto tocca quota 220milioni di euro e il rapporto tra patrimonio di base e attività di rischio ponderate Core Tier 1 si attesta al 14,88%. La raccolta complessiva sale a 2.307milioni (+ 18% sul 2008). Gli impieghi, nell’anno in cui le imprese hanno denunciato maggiori difficoltà a recepire liquidità dal sistema finanziario, salgono a 1.283milioni con un incremento del 7,44% sul 2008. Il bilancio ha chiuso con un utile di esercizio pari a 9,172milioni di euro. L’82% di questo va a riserva legale, mentre 900mila euro saranno destinati al fondo di beneficenza e mutualità. Circa 500mila euro sono destinati ai soci sotto forma di ristorno e dividendi. Gli interventi destinati al sociale, infine, costituiscono ben il 17% dell’utile netto del 2009. La Bcc, ad esempio ha messo a disposizione 155mila euro per il fondo Famiglia-lavoro aperto dal cardinale Dionigi Tettamanzi. Ma è stata anche vicina a cassaintegrati e imprese alla presa con la crisi economica mondiale. Nel corso degli ultimi dodici mesi i soci sono saliti a quota 3.418,contro i 3.077 dell’anno precedente, con un incremento del 11,08%.
Cordata alternativa – L’incontro ha visto la presenza di 1.500 persone, con una partecipazione molto attiva dei soci ai quali sono stati dati tutti i chiarimenti richiesti. Tra questi, quello su una presunta spaccatura all’interno del consiglio di amministrazione uscente. Una richiesta di chiarimento arrivata da un socio prima di andare alle urne. Il presidente Colombo non si è fatto trovare impreparato. E non si è fermato a negare la spaccatura interna. Anzi, con schiettezza e fermezza, ha fatto nomi e cognomi dei quattro consiglieri che, pur votando sempre a favore delle deliberazioni del Cda, preparavano la strada a una cordata alternativa insieme a candidati alla carica di sindaco. Presenti all’assemblea anche i massimi rappresentati della realtà civile e religiosa, il sindaco Marco Pipino e il prevosto don Gianpiero Magni.
Alessandra Botto Rossa