Canto e percussioni: il creativoDavid Moss sabato 13 a Monza

Monza – “Venite con me, facciamo un viaggio insieme verso un’isola sconosciuta, lasciate che vi porti via dal mondo quotidiano…espandete la vostra fantasia Lascia che le tue orecchie dipingano e plasmino il mondo. Tutto ciò che potete sentire, potete anche pensarlo; e viceversa: tutto ciò che potete pensare, potete sentirlo”. È questo il “Mondo Selvaggio” che David Moss, considerato uno dei cantanti e dei percussionisti più innovativi del nostro tempo, proporrà al pubblico del Teatro Binario 7 sabato 13 febbraio, nel quinto appuntamento della stagione di Lampi. Originario di New York, David Moss, ormai vive a Berlino, dove ha fondato e dirige artisticamente l’Insitute for Living Voice. Lo abbiamo incontrato per avere qualche anticipazione sullo spettacolo che proporrà sabato.

Perché “Mondo Selvaggio”? Qual è il tema di questo spettacolo?

“Esploro il concetto di sorpresa, di piacere e le possibilità fisiche del suono. Usando voce, testi e oggetti, mescolo il possibile e l’impossibile, senso e non-senso, narrazione e suono astratto, umorismo e intensità; infine la musica-suono con la scienza per creare una visione di un “selvaggio” mondo alternativo.

A Monza, prima del concerto per “Lampi”, lei terrà dei seminari aperti anche a principianti. Qual è il suo approccio verso di loro: lavora sul singolo o assegna delle funzioni per puntare sull’appartenza ad un “gruppo”?
“Lavoro con quel gruppo sociale che si chiama “coro”. Con ciò intendo una massa di persone, sempre più di 20, che cantano insieme. Poichè le persone, quando stanno in piedi l’una accanto all’altra, respirando insieme, creando suoni, cantando brevi frasi e melodie, innalzando le loro voci verso il cielo, si ascoltano, percepiscono come parte di un corpo più grande. Unire la propria voce a quella di molte altre persone fa sentire bene, comunica sensazioni piacevoli, divertenti, potenti, libere, eccitanti. Questo è l’atto sociale della condivisione del suono e dell’energia sonora”.

Che cosa usa a supplemento della voce?
“Nei seminari con i cori si usa soltanto la pura voce fisica. Nei miei concerti in solo uso delle tecnologie digitali piuttosto vecchie in postazioni a cassetta: una postazione digitale per loop e delay a 2 secondi di intervallo, una a 4 secondi, microfono a contatto piezoelettrico, postazione da dj per campionamenti contenente campioni di voci e suoni che mi ispirano, un mixer a quattro canali, un microfono con cuffia auricolare; inoltre giocattoli, oggetti, libri, matite, plastica, bacchette di batteria, un rullante; delle casse da stereo.”
Giusy Taglia

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