Calo degli ordini, tagli alla StRestano a casa 190 dipendenti

Un brusco calo degli ordini fa tremare anche la StMicroelettronics. Il colosso dell'elettronica di Agrate ha convocato d'urgenza i sindacati per annunciare il taglio di 190 lavoratori interinali. E non si escludono anche altre sorprese negative per i dipendenti.
Calo degli ordini, tagli alla StRestano a casa 190 dipendenti

Agrate Brianza – Ordini in calo da qui a fine anno e incertezza assoluta per il primo trimestre 2012. A ottobre sarà foglio di via per 190 interinali. StMicroelectronics, sola roccaforte dell’elettronica vimercatese a tenere dritta la barra di fatturato e occupazione negli ultimi anni, mostra a sorpresa qualche cedimento di fronte alla crisi globale che sta investendo anche i mercati emergenti asiatici di riferimento. La scorsa settimana l’azienda ha comunicato alle rsu il taglio di produzione di 20mila fette di silicio nel quarto trimestre del 2011, e il correlato mancato rinnovo, a ottobre, di 190 posti di lavoro interinali. Ma l’impatto sull’occupazione non si ferma qui.

“Il 13 settembre avremo un secondo incontro con l’azienda per proseguire il confronto e discutere dell’altra misura annunciata per gestire la situazione, il cosiddetto ‘raffreddamento produttivo’, che non abbiamo ancora avuto modo di analizzare”, precisano le rsu. Temi che hanno surriscaldato lo sciopero di lunedì, già programmato e promosso da Fim Cisl a livello provinciale per manifestare contrarietà alla manovra economica governativa e che le rsu di St e Micron hanno raddoppiato a otto ore per rimarcare lo scenario di insicurezza sul medio periodo che affligge il comparto ricerca e sviluppo, con i suoi 800 ricercatori.

A queste preoccupazioni ben altra e imminente crisi si è sovrapposta al rientro dalle ferie. “Ancora a luglio tutti ci dicevano che qui ad Agrate St poteva contare su carichi produttivi consistenti, ma al ritorno dalla ferie ci siamo ritrovati con una convocazione d’urgenza e con comunicazioni pesanti per il presente e preoccupanti per il futuro -sintetizzano le rsu di St- In attesa di sviscerare la questione nel prossimo incontro, abbiamo già avanzato all’azienda una nostra controproposta che permetta una gestione più morbida e meno drastica di questa congiuntura. Chiediamo di individuare soluzioni alternative per spalmare su tutti i lavoratori il disagio derivante dal calo produttivo, di evitare licenziamenti e di procrastinare tutti i contratti in essere al 31 dicembre, a quella data si potrà tornare a fare il punto della situazione”.

L’auspicio delle rsu è che il 13 settembre l’azienda dimostri volontà di dialogo e di conciliazione, “in ogni caso, ci prepariamo a un cammino sindacale unitario di difesa dei diritti dei lavoratori. Lo sciopero di lunedì, siglato dalla sola Fim soltanto per ragioni di tempistiche organizzative, ha inteso essere un invito altre organizzazioni sindacali a percorrere un’azione unitaria”, hanno aggiunto esponenti rsu della Fim.
Anna Prada