Calcioscommesse, Mauri nei guaiGervasoni lo inguaia a Cremona

Si stringe il cerchio attorno al capitano della Lazio, Stefano Mauri, nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse. La procura di Cremona sta acquisendo nuovi elementi a carico del capitano biancoceleste, originario di Lesmo, finito in manette il 29 maggio di un anno fa.
Calcioscommesse, Mauri nei guaiGervasoni lo inguaia a Cremona

Lesmo – Si stringe il cerchio attorno al capitano della Lazio, Stefano Mauri, nell’ambito dell’inchiesta sul calcio scommesse. La procura di Cremona sta acquisendo nuovi elementi a carico del capitano biancoceleste finito in manette il 29 maggio di un anno fa, nella terza ondata di arresti, accusato di aver avuto un ruolo nelle combine di Lazio-Genoa e di Lecce-Lazio, del maggio 2011. E oggi pomeriggio di Mauri si è tornato a parlare. Lo ha fatto Carlo Gervasoni, l’ex giocatore di Cremonese e Piacenza, uno dei pentiti dell’inchiesta, finito in carcere nel dicembre del 2011, nelle sei ore di interrogatorio davanti al procuratore Roberto di Martino.

Dalle undici del mattino alle cinque e mezza del pomeriggio. Gervasoni fa molte precisazioni su racconti già fatti nei precedenti interrogatori, ma ha aggiunto che dopo i primi arresti eseguiti dalla Procura della Repubblica di Cremona il primo giugno del 2011, il clan di Singapore avrebbe cercato di comprare il suo silenzio con l’offerta di un posto di lavoro in una squadra all’estero o attraverso un aiuto economico. Ma gran parte delle dichiarazioni di Gervasoni avrebbero fornito maggiori precisazioni sul coinvolgimento di Stefano Mauri, capitano della Lazio in merito alle partite citate in precedenza. Gervasoni avrebbe inoltre detto di aver ricevuto denaro dal gruppo degli zingari condotto da Almir Gegic indipendentemente dal suo ruolo nella combine.

Nonostante avesse un ruolo secondario, Gervasoni riceveva soldi
ugualmente in quanto parte del meccanismo che componeva il
sistema. In sostanza Gervasoni riceveva somme di denaro se il
risultato concordato veniva raggiunto sul campo. L’ex giocatore
nulla invece avrebbe potuto dire su Mister X in quanto non lo
avrebbe mai conosciuto ma solo sentito nominare dagli zingari.