Monza – Da una certezza, la scelta e le date del ritiro estivo, al punto di domanda legato al mancato rinnovo dei contratti, in primis quello di Giuseppe Bergomi alla guida della squadra Primavera; da una speranza, quella di un ripescaggio, al dato oggettivo della richiesta che sarà inoltrata una volta sciolti i nodi che inevitabilmente verranno al pettine della Covisoc. Le notizie che arrivano da Monzello, o le non notizie, lasciano aperti come al solito spazi inesplorati ad illazioni o fantasie: ma quella legata a Bergomi, accolto con le fanfare nel momento in cui Seedorf acquisì il Calcio Monza, è per il momento la più clamorosa. Se poi si pensa che non è l’unica defezione (ha lasciato anche Angelo Colombo, responsabile del settore giovanile), allora le perplessità sul progetto calcio Monza crescono a dismisura: in attesa di chiarimenti ufficiali da registrare, in ordine sparso, gli abbandoni del presidente Salaroli, di tre quinti del Consiglio direttivo, del responsabile marketing, di quello del settore giovanile. E via così.
Oggi si parla di Bergomi: l’ufficialità dice che il contratto è in scadenza e che entro il 30 giugno c’è tempo per un rinnovo che però, a quanto pare, non ci sarà. Dunque ecco un’altra pedina chiave del presente e futuro monzese che se ne va: la barca fa acqua un po’ dappertutto e, alla ricerca di certezze e di identità, annuncia che dal 20 al 31 luglio si ritroverà a Serina, in val Brembana, ospite dell’hotel Carrara. A quota 720 metri sul livello del mare la squadra diretta da Gianfranco Motta, le cui voci di un precoce addio appaiono sì prive di fondamento, cambierà per forza di cose volto.
Le prime tappe per formare la nuova rosa sono le comproprietà e i contratti in scadenza: dovrebbero andarsene Westerveld, Oualembo, Barjie, forse Fiuzzi, Tuia, Campisi, Alberti, Russo e Stefano Seedorf, giocatori giunti al capolinea. Dunque, che la squadra debba giocare in Seconda oppure in Prima divisione, sarà necessario rifondare un po’ tutti i reparti: oggi Motta potrebbe contare su Marcandalli, Anghileri, Bugno, Prato, Uggè, Cudini, Iacopino, Gambadori, Ferrario, Meduri, Campinoti. Sono attesi tanti movimenti sul prossimo mercato. Ma, soprattutto, sarebbe bello, per non dire doveroso, che chi ha voce in capitolo spieghi una volta per tutte la verità su questa società.
Intanto agibilità è la parola magica da cui dipendono le sorti del Monza Brianza e anche della Tritium. La burocrazia sta seguendo il suo corso e l’atteso certificato dovrebbe, si spera, arrivare in tempo utili per l’iscrizione ai rispettivi campionati. I lavori per ottenere il via libera all’utilizzo del Brianteo sono in fase di definizione e, attraverso un accorso sottoscritto con la Tritium Calcio 1908, l’Ac Monza Brianza 1912 dovrebbe dividere l’impianto nelle rispettive gare casalinghe. A Trezzo sull’Adda infatti non si può giocare la prima divisione, al Brianteo lo spazio basta e avanza: agibilità permettendo, come ricorda la società biancorossa “felice nel dare ospitalità ai biancazzurri, cosa che tra l’altro permetterebbe di condividere gli alti costi di gestione del Brianteo”. Un accordo inedito ma stuzzicante: e chissà che non si possa disputare il derby in Prima divisione.
Saverio Gennaro