«Caino o Abele?»Franchini tour in Brianza

«Caino o Abele?»Franchini tour in Brianza

Monza – Dal 27 febbraio al 7 aprile chiese e teatri lombardi, piemontesi, veneti ed emiliani (ventinove date in tutto) ospitano il tour di “Caino o Abele?”, incontro teatrale scritto, diretto e interpretato da Angelo Franchini. Domani sera sarà al Centro don Virginio Pedretti di Cesano Maderno e sabato 14 al Santuario della Madonna delle Grazie di Monza, con inizio alle 21. L’ingresso è libero. Il testo è ispirato al Vangelo, in particolare alla parabola del Figliol prodigo. Franchini, nato nel 1963 in Val d’Ossola da genitori lombardi, si sdoppia nei ruoli dei due fratelli. Si parte da una citazione di Francis Fitzgerald: “Prendete una sedia e sistematevi sull’orlo di un precipizio: solo allora potrà avere inizio la storia che voglio raccontarvi”. Lo spettacolo è alla sua seconda stagione (nella Quaresima 2008 è stato rappresentato 30 volte), dopo le dieci stagioni consecutive di “I testimoni oculari” (400 repliche), il primo lavoro realizzato da Franchini in giro per l’Italia. Il testo, pubblicato dalle Edizioni Paoline, è stato allestito anche da altre compagnie teatrali italiane. Franchini scrive, realizza e interpreta spettacoli o incontri teatrali-spettacolo ispirati ai Vangeli. Dopo varie esperienze spirituali e di palcoscenico con gruppi giovanili, approda ad una forma di teatro molto particolare che lo vede protagonista assoluto sulla scena. E’ in tour ininterrottamente dal 1988. Oltre a “Caino e Abele” ha attualmente in repertorio “Una sera qualsiasi”, spettacolo natalizio ambientato in un presepio, e “Il tremendo silenzio di Maria”, un incontro di poesia tra un barbone e la Madonna. Tra i testi pubblicati è da ricordare “La guardia di notte” (Edizioni Ellecidi) che ha vinto il concorso “Oratori prima del sipario” nell’ambito del Progetto Culturale della Chiesa Cattolica. Franchini ha lavorato e collabora tuttora con le diocesi di Milano, Pavia, Cremona, Asti, Rovigo, Belluno e Cesena. “E’ un artista cristiano, e oggi ce ne sono pochi, un poeta teatrale – dice di lui Roberto Zago che ha collaborato alla drammaturgia insieme a monsignor Carlo Calori e Vito Cutro -. Da solo, di fronte a qualsiasi platea, possiede l’ardire di svelarsi con le parole più vere del Vangelo. Ma anche con le sue commuove e sorprende, fino a trasformare la performance in un evento che ci riguarda”. La scenografia è a cura di Andrea Destro e Antonio Grossini mentre i costumi sono firmati da Angaroni. Delle musiche si occupa Angelo Franza, delle luci Giorgio Sorzio e Giorgio Dongo. Sono previste altre due tappe in Brianza: nella chiesa di Canonica di Triuggio il 22 marzo e nella chiesa parrocchiale di Verano il 2 aprile.
Modesto Panizza