Monza– Tutti in fila per le vacanze. Anzi no. La metà dei potenziali vacanzieri sta ancora pensando se godersi altrove le meritate ferie, o restare a casa per non intaccare i risparmi. Tempo di crisi, tempo di scelte. Anche se pare andare meglio del 2011 quando il 63% dei monzesi non aveva dubbi nel ridurre maggiormente le spese di turismo e vacanze. A distanza di un anno la camera di commercio di Monza ha rifatti l’indagine e rilevato che ‘solo’ il 46% dei brianzoli è intenzionato a ridurre la spesa delle vacanze. Irrinunciabile, invece, le spese per la cura del corpo: appena il 5% è disposto a rinunciare. Dove, allora, i tagli? Alle cene fuori casa (dal 63 a 67%) al cinema (dal 10 al 22%) e alle palestre e piscine (dall’11 al 17%).
C’è crisi, un monzese su duetaglia le vacanze di agosto
Eppure sembra andare meglio del 2011, quando il 63% dei brianzoli non aveva avuto dubbi a tagliare le spese di turismo e viaggi per non intaccare i risparmi. Oggi la percentuale è scesa al 46% contro il 57% della Lombardia
