Briosco – Quasi dieci metri, in larghezza, di scavo non consentito all’interno del Parco Valle del Lambro. E’ successo mercoledì pomeriggio a Cascina Molera. Autore di quello che il sindaco Andrea Folco ha definito un gesto «devastante in un contesto delicato e tutelato» è un privato proprietario dell’area che il Comune denuncerà nei prossimi giorni alla Procura della Repubblica di Monza per abuso edilizio. L’antefatto risale a una settimana fa. Già sabato scorso, infatti, era pervenuta in Comune una segnalazione della presenza del mezzo. Gli agenti della Polizia locale erano usciti immediatamente per il sopralluogo e giunti sul posto avevano individuato la pala meccanica ma senza operatori. Passa qualche giorno e ancora viene segnalata la presenza del mezzo. Polizia locale e tecnici comunali escono nuovamente martedì. Giunti a Cascina Molera accertano un principio di scavo. Nel frattempo era stata esposta anche una Denuncia di inizio attività risalente al 2008. Vigili e Ufficio tecnico contattano il direttore dei lavori incaricato dalla proprietà il quale assicura che l’intervento sarebbe stato sospeso. Ma così non è stato. E mercoledì l’amara sorpresa.
«La Dia esposta risale a circa tre anni fa – ha aggiunto il primo cittadino – quando venne presentata per realizzare una strada poderale di due metri e mezzo che collegasse l’area privata con un altro sentiero esistente sottostante della stessa proprietà. Nel frattempo quella denuncia di inizio attività è scaduta ma, ciononostante, mercoledì lo scavo è stato fatto e tra l’altro in palese difformità con quanto previsto, essendo di circa otto, dieci metri di larghezza. Quanto compiuto a Cascina Molera è un comportamento sconsiderato da parte del privato che ha effetti devastanti in un contesto delicato».
Il Comune ha anche notificato, ieri, venerdì, al proprietario, non residente in paese, l’ordinanza di sospensione dei lavori. L’area si trova all’interno del Parco Valle del Lambro ed è posta sotto tutela provinciale come area boscata. «Il proprietario – spiega Emiliano Ronzoni presidente del Parco Valle del Lambro – aveva in mano un’autorizzazione paesistica della Provincia datata 2005 e da parte del Parco un mutamento di destinazione di area boscata del 2006, per il quale avrebbe dovuto iniziare i lavori entro un anno dal rilascio. In caso contrario avrebbe dovuto presentare un’altra pratica che, però, non è stata presentata. Pertanto, per noi, quel documento risulta nullo. Stiamo ricostruendo l’intera vicenda e valutando quali provvedimenti intraprendere».
Lo ha definito «uno scempio ignominioso » il cantautore Francesco Magni che abita proprio nelle vicinanze dell’area. «A Cascina Molera è successa una cosa terribile che non dovrebbe mai succedere – ha aggiunto sgomento Magni – Oltre allo scavo, che già di per sé ha devastato un’area tutelata, sono stati abbattuti e sradicati alberi senza nessuno scrupolo. I lavori sono continuati anche giovedì senza nessuna considerazione e rispetto del luogo».
Federica Vernò