Monza – La buona notizia è che la gran parte della Lombardia e la provincia di Monza e Brianza in particolare sono soggette al minor rischio sismico in base alle valutazioni elaborate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Ciò nonostante le recenti scosse di terremoto avvertite anche nel nostro territorio nei giorni scorsi hanno destato timore soprattutto tra i cittadini. Piergiorgio Borgonovo, presidente dell’ordine degli ingegneri di Monza e Brianza smorza gli allarmismi e spiega così i recenti fenomeni sismici.
«I terremoti sono dovuti al movimento delle placche terrestri che si comprimono una sull’altra. In particolare gli ultimi episodi tellurici sono dovuti alla placca africana che spinge verso quella europea», conferma.
Impossibile, anche con le moderne strumentazioni, prevedere quando e dove avverrà il prossimo episodio sismico. E’ verosimile però prevedere altre scosse di assestamento, quelle che gli esperti chiamano sciame sismico. Detto questo però cosa accadrebbe in Brianza se si dovesse verificare una scossa tellurica più forte di quelle già registrate?
«Gli edifici che rischiano maggiormente di poter registrare danni anche strutturali sono quelli antecedenti al 1900, fatti solitamente in muratura e pietra», conferma Borgonovo.
Sarah Valtolina