Bovisio – Una verifica con Ianomi, società proprietaria del collettore fognario che attraversa il centro della città, per fare il punto su una situazione ormai diventata insostenibile. Dopo gli allagamenti che hanno colpito un po’ ovunque la città nel settembre dell’anno scorso, e in particolare la zona di via Cesare Cantù e Corso Milano, la situazione resta piuttosto critica. Basta un temporale appena sopra le righe per mettere la zona delle scuole elementari e dell’oratorio a rischio. Per questo motivo l’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco, Mario Vago, ha deciso di prendere il toro per le corna per cercare di capire quali siano i reali problemi della rete fognaria. L’amministrazione comunale ha così deciso di chiedere udienza a Ianomi per un confronto costruttivo, ma deciso, volto a risolvere i problemi di fuoriuscita delle acque. Venerdì 20 maggio la pompa numero 27 fuori uso ha fatto intervenire d’urgenza i tecnici per evitare disastri.
«La rete fognaria non è nostra ma di Ianomi, sto cercando di recuperare il progetto della rete fognaria perché voglio capire qual è la reale situazione – ha spiegato Vago – L’idea è poi eventualmente di procedere con un piano integrato di riqualificazione. Forse sarà necessario predisporre non più due, ma almeno quattro interventi di manutenzione annuali». Stando alle considerazioni di Vago, in corso Milano passa un collettore di grandi dimensioni che convoglia le acque provenienti dal Comasco: è probabile che in condizioni di maltempo la portata delle acque meteoriche non riesca a convogliare in modo consono quelle di Bovisio che, proprio in prossimità di via Cantù, determina un reflusso che poi si riversa nelle strade e nei seminterrati.
«Se c’è qualche anomalia nella rete bisogna risolverla partendo a monte, dopodiché, in qualità di assessore, sono pronto ad assumermi tutte le responsabilità che riguardano malfunzionamenti di competenza del Comune – ha continuato Vago – Ma è chiaro che non siamo disposti a lasciare che la società che gestisce la rete non venga direttamente coinvolta. È quindi indispensabile prendere coscienza della situazione prima di trovare le misure necessarie per sistemare le criticità». Con le ultime precipitazioni il malfunzionamento dell’impianto è stato sistemato tempestivamente, non ci sono stati quindi episodi di allagamento come quelli dello scorso anno, dove la palestra della scuola elementare era finita sotto 10 centimetri d’acqua.
Ivan Bavuso