Blitz della Regione al San GerardoBresciani promuove l’ospedale

Blitz della Regione al San GerardoBresciani promuove l’ospedale

Monza – Era atteso sabato mattina per il taglio del nastro del nuovo blocco operatorio di cardiochirurgia, ma l’assessore regionale alla sanità Luciano Bresciani ha preferito fare un “blitz” al san Gerardo lunedì mattina. Di buon’ora ha girato tra i reparti, ha fatto la fila al Cup, ha parlato con i pazienti. “Con la visita al San Gerardo ho iniziato un giro a sorpresa tra gli ospedali lombardi- ha commentato- voglio rendermi conto di persona di ciò che va e di che cosa deve essere migliorato. Diciamo che oggi il cittadino Luciano Bresciani ha fatto un giro tra i reparti per poi riferire le sue impressioni all’assessore Luciano Bresciani”.

Commenti? “Devo dire che ho trovato un ospedale che funziona, che risponde alle necessità dei pazienti con le più alte tecnologie. Ho incontrato pazienti globalmente soddisfatti, qualcuno davvero entusiasta dell’ospedale che ha definito “il migliore di tutti”. Le uniche lamentele le ho registrate al Cup, ma erano più che altro legate all’aspetto logistico del servizio su cui è previsto un progetto di rinnovo”. Dopo il tour in privato l’assessore è stato accompagnato dal direttore generale Spata in visita alle novità del san Gerardo inaugurate sabato mattina alla presenza del sindaco, dell’onorevole Paolo Grimoldi, del rettore dell’Università Bicocca, Marcello Fontanesi. Quattro i “tagli del nastro” nella mattina di sabato. A partire dal nuovo blocco operatorio, realizzato al primo piano del corpo posteriore e composto da tre nuove sale operatorie per un’estensione complessiva di 750 metri quadri e una spesa di 2 milioni e mezzo di euro.

“Grazie alle tre nuove sale- ha commentato Giovanni Paolini,direttore della cardiochirurgia- potranno essere aumentate le potenzialità del nostro reparto, passando da 500 a 800 interventi all’anno”. La terza sala è stata predisposta per ospitare un apparecchio radiologico per studi angiografici e cardiovascolari ,indispensabili durante gli interventi con le nuove tecniche microinvasive. Al primo piano del blocco B e C sono stati riqualificati gli spazi della radiodiagnostica tradizionale. Grazie ad un investimento di 2 milioni di euro per le apparecchiature e di 900 mila euro per le opere murarie sono stati ristrutturati 500 metri quadri, con un sofisticato sistema di schermaggio anti-X. Le novità riguardano anche l’acquisto di una nuova Tac di ultima generazione dal costo di 1 milione 128 mila euro e di un nuovo acceleratore lineare che rappresenta un investimento di oltre 3 milioni di euro (oltre a 600 mila euro di opere murarie).

“E’un apparecchio -ha spiegato Spata- dotato del sistema on board per la ricostruzione tridimensionale delle immagini che consente una maggior precisione sulla copertura del bersaglio-tumore con una riduzione degli effetti collaterali. Ancora una volta dimostriamo che il futuro, al san Gerardo, è già presente”.
Rosella Redaelli