Besana, l’ex sindaco esce di scenae ritorna a fare la panettiera

Rosagnese Casiraghi, primo cittadino a Missaglia per 5 anni, si dimette da consigliere comunale. "Me ne vado, schifata da certo modo di fare politica". E ritorna a vendere il pane nel negozio di Vergo Zoccorino dove la chiamano ancora "sindaco".
Besana, l’ex sindaco esce di scenae ritorna a fare la panettiera

Besana Brianza – A Vergo Zoccorino, dove la conoscono tutti, la chiamano ancora “il sindaco”. Da quando, due settimane fa, ha rassegnato le dimissioni da consigliere comunale di Missaglia, il piccolo Comune della Provincia lecchese di cui è stata il primo cittadino, a capo di una coalizione fatta da Pdl e Lega Nord, dal 2007 allo scorso maggio, al panificio – alimentari Duca di via IV Novembre, dove lavora dal 1999, i clienti le si stringono attorno per dirle che “no, non doveva mollare” o che “ha fatto bene a lasciare il suo incarico”. La missagliese Rosagnese Casiraghi, classe 1957, cuore leghista, è tornata al lavoro nel giugno 2012, dopo cinque anni di aspettativa, al termine del suo mandato con la fascia tricolore. Da pochi giorni ha lasciato il consiglio comunale, in cui sedeva tra i banchi di opposizione.

Come un altro lumbard, il collega Marco Mariani ex sindaco di Monza, se ne è andata, perché “la politica l’è ‘na roba bruta”. Spiega: «Sono schifata. La maggioranza di centrosinistra che lo scorso maggio ha vinto le elezioni, in consiglio comunale racconta una sacco di fandonie, sparando a zero sul mio operato, e non mi permette di replicare. Non è stata una decisione presa a cuor leggero: mi è spiaciuto lasciare, ma dovevo dare un segnale. Non potevo accettare che le mistificazioni andassero avanti, dopo tutti i sacrifici fatti. Quelli non erano attacchi politici: erano attacchi partitici e personali, e io, per natura, tengo dentro tutto, ma poi esplodo. Ho il sangue caldo. L’odio partitico non mi piace: la politica è anche saper riconoscere il bene comune fatto dagli altri».

Mentre serve i clienti da dietro il bancone in cui fanno bella mostra le torte salate, paesane e di mele da lei preparate, riceve una telefonata: è un candidato leghista alle Regionali di fine mese, in cerca di un’informazione. Mentre è al telefono, entra una cliente che insiste perché esca in strada a vedere il suo nipotino. Il rapporto diretto con la gente, quello che l’ha fatta innamorare del suo lavoro in negozio, prima a Missaglia, infine a Besana, ce l’ha nel sangue ed è stato il leitmotiv del suo mandato da sindaco.

«In tanti – racconta Casiraghi, in politica dal 1998, prima come consigliere e poi come sindaco, sempre con la delega ai Servizi sociali – mi chiamano ancora per avere informazioni e consigli». Nel 2014 anche a Besana si voterà per il rinnovo del parlamentino locale. Casiraghi non ha però intenzione di scendere in campo: «Sono stata io nel 2005 a consigliare alla Lega di candidare Giovanni Duca (il suo titolare, nda), una persona che è a contatto con la gente ed è capace di fare da ponte tra i cittadini e il Comune. C’è bisogno di gente come lui, in consiglio comunale. Bisogna essere del territorio, per presentarsi come candidato: è vero che a Vergo Zoccorino mi conoscono tutti, ma non basta».
Alessandra Botto Rossa