Besana, fiera di Santa Caterinatra tradizione e rinnovamento

Besana, fiera di Santa Caterinatra tradizione e rinnovamento

Besana – È alla 116esima edizione – passata alla grande – perchè è capace di rinnovarsi pur rimando ancorata alla sua tradizione ultracentenaria di «festa di popolo che intreccia da sempre le generazioni besanesi», per dirla con le parole di Carlo Ratti, assessore alla Cultura. La fiera di merci e bestiame di Santa Caterina mercoledì ha attirato come sempre un fiume di curiosi che si è riversato per tutto il giorno tra le 220 bancarelle del percorso fieristico sfavillio di luci e profumi. Tutti esauriti i kit introdotti in questa edizione dall’assessorato al Commercio lungo il percorso enogastronomico disegnato nell’anello d’attrazione dei negozi del centro, per gustare gli sfiziosi assaggi di prodotti tipici messi a disposizione dai commercianti locali.

Al centro delle attenzioni dei più piccoli le cinquanta pecorelle brianzole, animali “simbolo” della festività dedicata alla martire d’Alessandria, tornate quest’anno nel parco di Villa Filippini. E poi gli animali da cortile in via Viarana e i vitelli, i buoi e le caprette racchiusi negli stalli attorno ai tradizionali anelli della mura del Volta dove nelle prime edizioni della fiera i besanesi erano soliti contrattare il prezzo degli animali. Per tutti i golosi, poi, immancabili le caldarroste e il “turtum” preparato dai maestri pasticceri e dai panettieri besanesi. Molto apprezzati gli antichi mestieri riproposti nel sentiero che attraversa il parco di Villa Filippini fino alla serra, spazi dedicati all’arte e alla cultura, con la mostra dei paesaggi briantei raccontati da Stendhal, i “Silenzi e spazi” di Walter Lazzaro, gli “sbalzi letterari” su rame di Pietro Villa, i modellini di elicotteri di Ambrogio Gentili, gli antichi oggetti per la casa dell’artista Carlo Ratti, i novantasei quadri del premio “Lo Scorcio” indetto dalla Pro loco e le lavorazioni del tombolo e dei pizzi nei cinque continenti. E poi, ancora, a diffondere nell’aria il sapore della festa, il concerto della Banda giovanile e le melodie natalizie degli zampognari.

A chiudere l’intensa giornata la premiazione della ventiquattresima edizione della torta paesana più buona, cui hanno partecipato 122 concorrenti (quattro i vincitori di Besana e di Cazzano, tre quelli di Montesiro, due da Vallle Guidino e uno a testa da Villa Raverio e Calò). La vincitrice assoluta, Teresa Perego di Besana, è stata incoronata dall’assessore Giovanni Redaelli, al termine della brillante serata condotta da Eugenio Ban, volto di Antenna3, con Franco Sironi e Gigi Galbiati. Questi i nomi degli altri premiati: Paolo Lusignili (Cazzano), Rosa Cazzaniga (Calò), Delfina Mauri (Villa Raverio), Alessandro Sburlati (Montesiro-Casaglia), Valentina Riva (Valle Guidino), Maria Carla Riva (Besana), Carmen Sambruna (Cazzano-Casaretto), Simona Beretta (Cazzano), Marisa Lecchi (Besana), Marilena Villa (Cazzano-Casaretto), Elena Mapelli (Besana) Elisa Rigamonti (Valle Guidino), Paola Manzoni (Montesiro) e Iolanda Sironi (Montesiro).

Alessandra Botto Rossa