Besana, arriva lo sfrattoai custodi di Villa Greppi

La famiglia originaria della Tunisia è composta da papà, mamma e sette figli tra 8 mesi e 14 anni. Da mesi non paga l'affitto perché in difficoltà: «Sono in cassa integrazione e non sappiamo dove andare»
Besana, arriva lo sfrattoai custodi di Villa Greppi

Besana Brianza– Il 24 settembre l’ufficiale giudiziario si presenterà alla porta per sfrattarli. Nel frattempo, Habib, 46 anni, e la moglie Nabibha, 35, che da dodici dieci anni vivono nella portineria del Corsorzio Brianteo di Villa Greppi a Monticello, sperano di aver trovato una nuova casa. I due coniugi, di origine tunisina, erano arrivati alla sede del consorzio a cavallo tra la Province di Lecco e Besana Brianza, quando avevano solo una bambina, che oggi è una ragazzina di quattordici anni ed è la maggiore di sette fratelli, l’ultimo nato il 13 gennaio. Dal 2000 al 2004 c’era una lettera di incarico che a fronte di un impegno per la sorveglianza degli alloggi e la chiusura dei cancelli garantiva ai Ben Salah l’alloggio. Nel 2004 un contratto annuale con gli stessi compiti a fronte di un affitto di 300 euro l’anno, versati il primo anno ma non in quelli successivi. Ora lo sfratto, esecutivo. A deciderlo, il tribunale di Lecco, sia per morosità sia perché l’alloggio, circa novanta metri quadri su due piani, non è idoneo per una famiglia di nove persone. «Sono in cassa integrazione – racconta Habib – e non so dove andremo io e i miei figli, a settembre. In mezzo a una strada? Non permetterò che ci separino e che li portino in una comunità».
A. Br.