Bernareggio, espulsi i dissidentiLa Lega caccia Corno e Mariani

Bernareggio – Lettere, espulsioni e accordi non rispettati: la resa dei conti nella maggioranza alla vigilia del consiglio comunale di venerdì. Una settimana che scotta nel mondo della politica di Bernareggio. Sabato scorso il consigliere Maurizio Mariani e Irwin Corno hanno presentato ufficialmente una lettera con la quale si sono costituiti gruppo autonomo: “Gli indipendenti della Lega”, con a capo stesso Mariani.

Mercoledì non si è fatta attendere la risposta del direttivo provinciale della Lega nord: l’espulsione. «Il direttivo all’unanimità ha deliberato l’espulsione dal Movimento di Corno e Mariani con immediata esecutività – si legge in nel comunicato stampa – Ne deriva che la Lega si dissocia da ogni loro dichiarazione». Luigi Sala, il commissario leghista che ha seguito la vicenda, aggiunge: «La maggioranza con Biella non è in discussione, vogliamo portare la sezione alla normalità».

Per Mariani la cosa ha dell’incredibile: «Non hanno neanche avuto il coraggio di dircelo. E poi se dobbiamo essere precisi né io, né Corno abbiamo mai rinnovato la tessera della Lega». Il particolare potrebbe essere irrilevante, ma per Mariani la questione è più grande: «Il partito non ha avuto il coraggio di far rispettare gli accordi pre-elettorali – sostiene – dovevano esserci tre assessori della Lega con deleghe precise che si sono spartiti quelli del Pdl».

I fatti però si sono evoluti. Durante questa settimana si sarebbe dovuta tenere la commissione urbanistica, presieduta e convocata dallo stesso Irwin Corno. Alla notizia della convocazione però il sindaco ha inviato a Corno una comunicazione: «Sono a rilevare la sua completa mancanza di coerenza – scrive, in sintesi, Biella al protocollo 6297 – in quanto prima lei chiede che il nuovo gruppo sia nelle commissioni e dopo si comporta come se nulla fosse successo. Pertanto, ho impartito l’ordine di sospendere la convocazione della commissione». Lo stesso sindaco Biella sulla vicenda commenta:«Di certo non posso riammetere due persone del genere in maggioranza. Non sono uno che ama le vie legale, ma se fosse necessario mi organizzerò per tutelare la mia immagine».

Intanto spunta una anche una lettera che, all’indomani delle dimissioni da vicesindaco, sarebbe arrivata al primo cittadino dallo stesso Mariani: «Non riesci a capire che le dimissioni sono state date in buona fede per costringerti a riparlare da soli delle accuse che mi ha fatto? – così si sarebbe espresso, in sintesi, l’ex-leghista nei confronti del sindaco Biella – Non ti sei accorto di quanto mi sono offeso?». E la missiva continua: «Non vedevano l’ora delle mie dimissioni per levarmi di torno. Da stupido ho pensato che tu privilegiassi il nostro rapporto di amicizia, invece ai privilegiato loro». Nella stessa lettera si lanciano altre due accuse: «I veri nodi verranno al pettine sull’urbanistica – conclude – i problemi sono venuti fuori quando qualcuno da dietro le quinte gestiva quello che dovevo gestire io».

Il sindaco Emilio Biella a distanza replica: «Come potevo non accettare le sue dimissioni. Ma Mariani non è un grande uomo politico? Nessuno, in giunta, si sarebbe aspettato un simile atto. Un conto è fare l’opposizione e un altro è amministrare. E se dobbiamo dirla tutta era lui che si occupava indebitamente di faccende altrui. Non è un caso che ora la squadra di governo lavori meglio».
Lorenzo Merignati