Bellusco, è shock Pedemontana: «Questo territorio sarà devastato»

Bellusco – La rabbia e la rassegnazione, la voglia di combattere ancora su volti che dicono “non c’è più niente da fare”. Sono sentimenti contrastanti quelli che si mescolano nei discorsi dei belluschesi, chiamati a raccolta – giovedì e venerdì in municipio e a Cascina San Nazzato – dal sindaco per discutere un’ultima volta del progetto definitivo di Pedemontana. Per scorrere l’elenco degli espropri che riguarderanno il territorio. Rispetto al preliminare sono sorte alcune nuove e preoccupanti problematiche.

«Innanzitutto – ha spiegato l’assessore Invernizzi – ora troviamo una stazione di servizio che occupa un’area di tremila metri quadri». Una soluzione che desta particolare preoccupazione tra i belluschesi, che giovedì hanno chiesto al sindaco di intervenire, in sede di osservazioni, per ridurne l’impatto sul comune. «Il territorio verrà stravolto», commenta una residente. «Avrà una ricaduta – aggiunge un altro – molto forte e penalizzante per noi, che pure rispetto ad altri otteniamo minori compensazioni ambientali». «Sono convinto – ha commentato Invernizzi – che in questo caso il problema maggiore sia la connessione con il resto paese».

Il secondo punto critico è rappresentato dal passaggio dell’infrastruttura, che a Bellusco correrà quasi completamente a livello campagna, se si escludono i 150 metri a sud del castello di Sulbiate in galleria e il tratto di sopraelevata – un viadotto alto circa 9 metri – per superare l’avvallamento di cascina Ca’. «In questo caso – ha spiegato il sindaco – ci erano stati promessi 700 metri di tracciato coperto; ora con il comune di Sulbiate abbiamo deciso di incaricare un tecnico per accertare le motivazioni che hanno condotto a questa scelta e per capire se la proposta non è stata accolta solo perché economicamente svantaggiosa». Ma i toni si sono accesi, non appena si è sfiorato il capitolo degli espropri.

«Avremmo voluto che il comune fosse più vicino ai suoi cittadini – hanno obiettato alcuni partecipanti – provvedendo a informare per tempo tutti gli interessati. Invece questa sera (giovedì) vedo solo due o tre persone coinvolte». «Abbiamo fatto tutto quanto in nostro potere – ha risposto Irene Colombo – e continueremo a farlo; il nostro ufficio tecnico è a disposizione di tutti». Tra chi possiede un terreno a Bellusco, c’è anche chi non ha ricevuto un avviso di esproprio, ma dovrà comunque accordarsi con Pedemontana per la realizzazione di alcune opere di compensazione ambientale.

«Secondo il nuovo pgt la mia terra fa parte del famoso cuneo verde, ma è vincolata dal progetto di Pedemontana, ora vorrei sapere – ha chiesto un proprietario dalla platea – cosa dovrà piantare il verde per il comune o i filari per Pedemontana?» «Tutto questo non ha senso – gli ha fatto eco un altro – se poi guardiamo la mostruosità che sorgerà con la stazione di servizio».
Letizia Rossi