Monza – Cosa c’è di più bello di giocare su un campo di serie A? Giocare su un campo di serie A e vincere. Domenica pomeriggio gli Esordienti della nuova Forti e Liberi Monza 1878 hanno indossato canotta e pantaloncini bianconeri al Forum di Assago, la casa dell’Armani Jeans Milano, in occasione della prima giornata del nuovo Armani Junior Challenge. I ragazzi della neonata società monzese, che è ripartita dal vuoto lasciato in estate dalla Forti e Liberi cancellata dai debiti, hanno affrontato i pari età delle altre squadre affiliate all’Armani Junior Program. E, sebbene l’iniziativa avesse soprattutto le caratteristiche della festa, non sono passati inosservati i successi sulla Virtus Cornaredo (di misura 16-15) e sul Basket Melzo (40-20). In campo anche il Cesano Boscone.
Comunque un pomeriggio da segnare sul diario. Anche perché, finite le partite ed esaurita la trafila delle foto con Fiero il Guerriero, i cestisti classe 2000 e 2001, con l’Under 13/14 Edoardo Buoso in supporto, sono volati in tribuna per applaudire l’Olimpia Milano all’esordio stagionale nel derby con Varese: un’occasione unica (e non così rara, se il blocco dell’Nba americana dovesse andare ancora per le lunghe) per vedere in azione l’“americano di Sant’Angelo Lodigiano” Danilo Gallinari e compagni.
La giornata milanese ha dato un’iniezione di fiducia al basket monzese che, «piano, piano» dicono dalla società, sta cominciando a sistemare tutti i tasselli della sua nuova storia. Col sogno di diventare centro di formazione dell’Armani Junior Program come già Bernareggio e Cernusco. Con i ragazzi ad Assago c’erano il capo allenatore Giorgio Villa e l’accompagnatore Enrico Marchisio, uno dei quattro soci fondatori insieme al presidente Alberto Buoso, al vice- presidente Alberto Perego e a Danilo Carelli (giocatore in Seconda divisione).
Come annunciato a inizio avventura, in settembre, gli sforzi della nuova Forti sono indirizzati al settore giovanile. E in settimana partirà il calendario di amichevoli degli Under 13 e 14 agli ordini di coach Matteo Cippelletti, classe ’88. Viaggia sulle spalle solide di Giorgio Fustinoni invece il minibasket che ha confermato i numeri degli scorsi anni e può contare su qualche unità in più, rimasta attaccata anche dopo l’open day, per un gruppo vicino ai 100 ragazzini.
In tutto questo manca all’appello una prima squadra: svanita la Promozione, non concessa dalla Fip, chiuse le iscrizioni alla Prima divisione e accantonata l’idea di acquistare dei diritti («Costano troppo, poi visti i predecenti…»), resta solo la possibilità della Seconda divisione. Come nello scenario più credibile ipotizzato già dopo il consiglio federale dello scorso 16 luglio, quello che aveva decretato la non riaffiliazione della società alla Fip e la sua conseguente sparizione dal panorama cestistico nazionale. Quando ancora, in città, c’era chi parlava di serie B.
La società sta provando a mettere insieme il gruppo e se non dovesse riuscirci si concentrerà sulle giovanili. Manca solo che un nuovo consiglio federale, posticipato alla fine di ottobre, ratifichi il nuovo nome («Al 99% non dovrebbero esserci problemi, la pratica d’iscrizione è corretta», dicono da viale Battisti). Poi sarà solo Forti e Liberi Monza 1878.
Chiara Pederzoli