Desio – «Stiamo frequentando un Master, stiamo imparando come si gioca in Europa. E credo che questa sia stata la nostra migliore prestazione del cammino in coppa fino a questo momento». Coach Andrea Trinchieri non risparmia i complimenti dopo la vittoria della sua Bennet nella terza giornata di Eurolega. Cantù ha sconfitto i baschi del Bilbao per 78-69 in un Paladesio ancora pieno e scaldato da 4mila spettatori (stavolta i 4.309 stimati sul referto son sembrati un po’ tanti). In tribuna anche l’ex Michele Mian, applaudito a lungo, Pierluigi Marzorati, Alessandro Zorzolo.
«È stata una bellissima partita di pallacanestro – ha continuato il coach in sala stampa – come dimostrato dai 37 assist smazzati complessivamente dalle due formazioni. Cinciarini è stato bravissimo in difesa su Jackson e tutta la squadra ha lavorato bene su Blums e Vasiliadis, che consideravamo le due chiavi dell’attacco di Bilbao. E poi è stato eccellente il lavoro dei miei assistenti per come hanno studiato gli avversari».
Cantù ha risolto i dubbi di una settimana difficile, resa più pesante dalle sconfitte di Vitoria in coppa e con Pesaro in campionato («Una era la prima trasferta d’Eurolega, l’altra è stata semplicemente troppo vicina. E noi non siamo abituati», ha analizzato Trinchieri), con una prova di alta concentrazione. Dopo un avvio sostanzialmente equilibrato (18-15 al 10′, 20-19 al 12′), la Bennet ha spaccato il ritmo dopo un sorpasso subìto (20-21 a firma Banic): tripla di Leunen, replica di Mazzarino, penetrazione di Micov, Shermadini ben liberato sotto canestro. Ed ecco fatto il 34 a 23 (38-27 poco dopo) che ha indirizzato la gara. Un gruzzolo che Bilbao non è più riuscita a recuperare, perché la Bennet ha reagito a tutti i tentativi: alla zona di inizio secondo tempo (dopo il 42-31 del 20′), alle incertezze difensive che hanno aperto troppe strade sotto canestro per Banic, Mombru, Fisher e Blums. Ma Leunen e Basile hanno ricacciato i baschi dall’arco (58-45). E quando il Bilbao è risalito a -5 (64-59) sfruttando l’incomprensione (e i passi) per un fischio partito in realtà dalle tribune, Manu Markoishvili ha infilato la tripla (2/3 alla fine) che ha chiuso la contesa.
Chiara Pederzoli