Baristi, il sorpasso delle donneNon in Brianza: vincono gli uomini

Sorpasso del gentil sesso sugli uomini in Lombardia: il 51% dei titolari dei bar aperti nei primi sei mesi del 2011 è donna. Un trend in crescita nel Nord Italia, mentre al Sud resistono i barman. Anche a Monza e Brianza sono gli uomini a “farla da padroni” nei bar.
Baristi, il sorpasso delle donneNon in Brianza: vincono gli uomini

Monza – Non solo barman dietro al bancone, ma anche molte donne a preparare il caffè mattutino o l’aperitivo dell’happy hour. In Italia nei primi sei mesi del 2011, più di 1500 donne hanno affrontato la crisi aprendo un bar, mettendosi in proprio o rilevando un’attività già avviata. Di queste nuove imprese individuali, la “quota rosa” è in aumento: passando dal 44,1% nei primi sei mesi del 2009 al 46,3% del totale delle nuove imprese individuali attive nel servizio di bar. E se il dato italiano vede ancora gli uomini dietro il bancone, o alla cassa, dei locali, il sorpasso femminile è già consolidato in molte regioni italiane.

In Lombardia il gentil sesso vince sugli uomini: il 51% dei titolari dei bar aperti nei primi sei mesi del 2011 è donna (oltre 5 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo del 2009). Anche se prima tra tutte c’è l’Umbria (le quote rosa dei nuovi bar passano dal 54,8% al 65,1%), seguita dalla Liguria (dal 42% al 52,1%) e dalla Puglia (dal 29,9% al 38,2%). E guardando il peso delle donne sul totale delle iscritte nei primi sei mesi del 2011, è nelle regioni del Nord Italia che si nota la concentrazione maggiore di barwomen, titolari di impresa individuale. In testa alla classifica, con il 66,7% del totale, le bariste del Friuli-Venezia-Giulia, al secondo posto l’Umbria con il 65,1%, al terzo posto il Trentino-Alto-Adige con il 54,4% e al quarto il Piemonte con il 53,2%. Anche la Lombardia, al settimo posto in Italia con il 51% di nuove imprese con titolare donna, supera la media italiana attestata al 46,3%.

Capovolta invece la situazione al Sud, che vede ancora la presenza maschile nei nuovi bar più forte di quella femminile: in media solo 1 nuova iscritta su 3 ha come titolare una donna. Emerge da un’elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese. “L’incremento dell’occupazione femminile – obiettivo che ci deve avvicinare all’Europa e strumento per il rilancio dell’economia del Paese – passa anche attraverso una crescente partecipazione delle donne al fare impresa – ha dichiarato Mina Pirovano, Presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Monza e Brianza. Guardiamo quindi con favore al radicarsi di alcune forme dell’imprenditorialità rosa e alla capacità delle donne, di fronte alla crisi, di sapersi reinventare ed esplorare nuovi percorsi nel mettersi in proprio. Queste dinamiche devono quindi essere sostenute e diffuse anche in altri settori, in quanto possono diventare componenti strutturali per la nostra economia e volano di sviluppo”.

Le nuove barwomen in Lombardia. Le donne lombarde che hanno scelto di mettersi in proprio, aprendo un bar, hanno superato nei primi sei mesi del 2011 la quota degli uomini, raggiungendo il 51% del totale delle iscritte. Un fenomeno che rispetto al 2009 cresce in modo particolare a Sondrio (da 37,5% nel 2009 a 60,9% nel 2011), a Como (da 32,1% a 51,3%) e a Cremona (da 58,8% a 76%). Tra le province, la più rosa è Cremona, dove 3 nuovi bar su 4 hanno come titolare una donna (76%), seguono Brescia (67%), Sondrio (60,9%), Mantova (60,7%), Bergamo e Como (entrambe attorno al 51%).

In controtendenza le altre province lombarde, in cui il sorpasso delle bariste, rispetto ai colleghi uomini non è ancora avvenuto. A Monza e Brianza sono ancora gli uomini a “farla da padroni” nei bar: i titolari donne delle nuove imprese individuali sono il 29,5%. Emerge da un’elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese.