Tradizionale attesa a Casnigo per l’arrivo dei Re Magi, che nella serata di sabato 5 gennaio scenderanno in paese dal Santuario della Ss.Trinità, con un corteo animato che riporterà il centro della Val Gandino indietro nel tempo.
È una tradizione vecchia di almeno cinque secoli, che in Lombardia ha eguali solo a Premana, in Valtellina, e nella Basilica di Sant’Eustorgio a Milano, dove venivano custodite le reliquie dei Magi, poi trafugate a Colonia dal Barbarossa.
Le celebrazioni prenderanno il via alle 18 con la messa al Santuario della Ss.Trinità, affrescato dai pittori Bachenis, che nel 2012 ha celebrato il 400° anniversario dalla fine dei lavori di costruzione. Alle 18.45 il sagrato accoglierà la rappresentazione che coinvolgerà pastori, figuranti e suonatori di baghèt.
La discesa in paese farà tappa da Re Erode nella ex chiesa di Santo Spirito e successivamente nel cuore del borgo antico, nel cortile del Suffragio, dove verrà allestito il presepe vivente. Quest’anno, considerata anche la coincidenza con la recente inaugurazione del nuovo Oratorio, è stata programmata una rievocazione supplementare domenica 6 gennaio, al termine della messa delle 10.30 al Santuario.
«I bambini – spiega Natale Bonandrini, storico locale – porteranno ai Magi dei doni per i meno fortunati. In cambio un’arancia oppure un mandarino. I Re Magi nei decenni passati portavano un agrume ai bambini e questo veniva consumato il giorno dell’ Epifania sul muretto del piazzale antistante la chiesa: festa non solo casnighese, ma di tutta la Media Valle».
Una tale tradizione per i Magi è legata a Casnigo al gruppo scultoreo in terracotta conservato alla Trinità. In paese è nota la leggenda della «Re Magia Nigra», al femminile, che trae spunto dalla statuetta di colore che fa parte della composizione. Trepidazione infine per i bimbi, che nella notte di sabato riceveranno doni nelle proprie case: i Re Magi a Casnigo fanno le veci di Santa Lucia e Gesù Bambino. Programma completo su www.oratorio.casnigo.eu