Monza – Il capoluogo della nuova provincia di Monza e Brianza ad oggi ha una stazione praticamente inagibile per un pubblico disabile o per chi ha problemi di deambulazione. O meglio, un disabile che volesse partire da Monza (o arrivare), non accompagnato, deve avvertire per tempo e sperare che ci sia qualche addetto delle Ferrovie pronto a dargli una mano negli spostamenti. Nonostante le numerose segnalazioni, infatti, gli ascensori costruiti alla stazione di Monza praticamente non sono mai entrati in funzione e anche i montacarichi di cui sono dotati i binari sono ancora chiusi con un sigillo. Il primo ascensore che non funziona è quello posto alla sinistra dopo l’entrata da Piazza Castello, percorrendo poi il corridoio che porta ai binari si scopre che anche il secondo ascensore tra il binario 6 e 5 non va. Non sono da meno, poi, le piattaforme elevatrici poste in corrispondenza dei binari 4/5 e 2/3, sigillati con un laccio di plastica dura.
Riesce difficile pensare che da quando sono stati montati nessun disabile è passato di qui e non abbia chiesto di attivare queste strutture. Per tutti questi motivi, al di fuori dalla sua volontà, un disabile non può viaggiare in modo autonomo con il servizio pubblico ferroviario. I cittadini si lamentano, anche i non-disabili, ma magari gli anziani: «Settimana scorsa sono partita con mio marito dalla stazione di Monza – racconta Mariangela – io ho 76 anni e mio marito 88, siamo ancora in gamba, ma non credevamo di dover fare tutte le scale con le nostre gambe e con le valigie in mano, per fortuna un ragazzo ci ha aiutato».
E spiega: «Sono molti anni che non frequento la stazione di Monza, ma pensavo che nel 2009 lo scalo ferroviario cittadino fosse dotato di scala mobile o qualcosa del genere per accedere ai binari, magari è stata colpa nostra che non ci siamo informati prima di partire, ma lo davo quasi per scontato». Anche Carmine Bubba, consigliere comunale del Partito Democratico, ha sottolineato la problematica dell’accessibilità della stazione ad un pubblico disabile tramite un’interpellanza in consiglio comunale: «Una sera siamo scesi alla stazione con un amico in carrozzina, per fortuna eravamo in tre così abbiamo potuto sollevarlo a braccia, altrimenti mi chiedo come avesse potuto scendere dai binari visto che gli elevatori non funzionano» racconta Bubba che, con questa segnalazione, aveva sollecitato la Giunta (e in particolare l?assessore ai Servizi Sociali, Stefano Carugo) a fare pressioni su Rfi affinchè facesse qualcosa in questo senso.
Andrea Trentini