Arcore, senza casa sotto il geloLo accoglie il parroco di Bernate

Un lavoro saltuario, non abbastanza per permettersi una casa. E allora un uomo di origine romena viveva in una tenda tra Arcore e Lesmo: i vigili di Arcore lo sapevano e sono andati a controllare come stesse, nelle notti gelide di febbraio. È stato il parrco di Bernate a offrirgli un riparo dal freddo.
Arcore, senza casa sotto il geloLo accoglie il parroco di Bernate

Arcore – Con una sola mossa, l’agente di polizia locale si libera della nomea di cattivo di turno e si trasforma in paladino degli emarginati. Il vigile urbano in questione è Giacomo Pirota, storico membro del comando di Arcore e principale attore di un piccolo dramma a lieto fine. Grazie ai suoi ripetuti controlli e al suo interessamento, un senza tetto che viveva in mezzo ai campi ha trovato un riparo dal freddo killer di questi giorni, presso un locale di proprietà della parrocchia di Bernate.

Si tratta di un romeno di 36 anni che lavora saltuariamente di giorno, ma che non può permettersi un alloggio. Per questo, circa dieci giorni fa, ha raggiunto un conoscente e connazionale che clandestinamente dormiva in una tenda, nei campi tra viale Brianza e Lesmo. Era a quest’ultimo che la polizia si era interessata prima di Natale, avvisata dal privato proprietario dell’area verde in questione. Gli agenti avevano dunque compiuto un controllo e verificato che si trattava di una persona tranquilla, lavoratore di giorno e senza tetto la notte. Doveroso l’invito allo sgombero che però non è stato mai rispettato.

Dieci giorni fa nella tenda di via Brianza è arrivato anche il 36enne e poi ci è rimasto, mentre il primo “inquilino” se n’è andato. Ciò che in questi giorni ha preoccupato maggiormente Pirota e il comando in generale è stata la temperatura glaciale. “La neve e il freddo eccezionale -ha spiegato il vigile- uniti alle previsioni per nulla buone per i prossimi giorni ci hanno convinti a trovare una soluzione. In queste condizioni si può anche morire. Chiaramente ne abbiamo parlato con il sindaco Rosalba Colombo e l’amministrazione comunale ha riferito le nostre preoccupazioni al parroco di Bernate, don Renato Vertemara, chiedendogli se avesse disponibilità negli alloggi della parrocchia”. Il sacerdote non si è tirato indietro.

E così è stato. Giovedì, il romeno ha accettato la proposta e si è trasferito a Bernate dove resterà per il tempo necessario a scongiurare il freddo di questi giorni. Si tratta di una sistemazione temporanea, chiaramente, ma che risponde a una vera e propria urgenza. Nell’ultimo anno, il caso del romeno non è l’unico di senza tetto che si accampano in luoghi tranquilli di Arcore. Un vero e proprio lieto fine ha chiuso l’odissea di Enrico Piceno, 35enne che viveva sulla panchina del cimitero di Arcore. Prima di Natale, è stato nutrito dai titolari del Bar Campagna, ospitato in un locale della Knorr Bremse e assunto da un piccolo imprenditore.
Valeria Pinoia