Arcore, la Piramide perde l’Arca

Arcore – Un momento storico, si potrebbe dire, se non fosse che l’evento è tutt’altro che allegro. A rammaricarsi, in particolare, è la cooperativa La Piramide che, dal mese di giugno, sarà costretta ad abbandonare il Centro diurno integrato per anziani l’Arca di Sant’Apollinare, una sua creatura, sebbene dal 2001 sia diventato comunale. Come la legge impone, infatti, l’amministrazione comunale ha indetto una gara d’appalto per la gestione del centro, considerato che l’incarico alla Piramide era in scadenza. E il sodalizio cittadino l’ha persa.

Tra un mese, la struttura finirà in mano alla cooperativa Ancora di Bologna, una realtà robusta che offre numerosi servizi e che ha quindi fatto un’offerta che ha lasciato indietro i concorrenti. La legge è legge, certo, ma l’epilogo è amareggiante per una realtà locale che da decenni si dedica anima e corpo, senza fini di lucro, al disagio sociale degli arcoresi e completando i servizi delle pubbliche amministrazioni. Diplomatico l’intervento di Antonia Zappa, presidente della Piramide Servizi.

“Le regole dell’appalto sono quelle –ha detto- e ammetto che quando abbiamo visto le condizioni dettate dal bando abbiamo già iniziato a temere questo epilogo. La cifra proposta (266mila euro annui) era decisamente più bassa rispetto agli anni scorsi. Ma non ci siamo dati per vinti e abbiamo partecipato, tirando la cinghia e presentando la nostra offerta”. Nessuna traccia invece, nel bando, di criteri che premiassero (legittimamente, s’intende) il sodalizio, come punteggi più alti per la presenza sul territorio. “Noi non recriminiamo –ha commentato la Zappa- ma siamo addolorati”.

L’esperienza della Piramide con gli anziani affonda le radici nei lontani anni ’80. L’organizzazione era agli esordi. Il vero centro diurno è nato nel 1994 e, nel 2001, dopo un robusto lavoro di collaborazione tra l’amministrazione Nava e il sodalizio, si è trasferito nei locali ristrutturati del Sant’Apollinare, trasformandosi in un centro diurno integrato comunale. E’ stato affidato alle mani del Comune dal volontariato stesso, che aveva l’incarico di gestione sperimentale per due anni. Poi la vincita della gara da parte della Piramide per l’incarico triennale, con proroga di due anni. Per un servizio che garantisce assistenza, compagnia, terapie, pranzi 5 giorni su 7, dalle 8.30 alle 17.30 (più un’ora, aggiunta dal volontariato).

“Noi comunque non ci ritiriamo –ha detto la Zappa- continueremo a intercettare i bisogni degli anziani, altri bisogni, e a cercare risposte. Il grande sconforto che viviamo in questi giorni è per i dipendenti che al momento non abbiamo modo di ricollocare. Parlerò con la nuova cooperativa, ma loro avranno il loro personale”. All’Arca, in questi anni di gestione Piramide, erano impiegati sei dipendenti e cinque lavoratori a progetto.
Valeria Pinoia