Monza – Qualche punto di sutura in fronte, una tac di accertamento e un grande spavento. Tanto è costata una brutta caduta sul marciapiede di via Baraggia ad Adelmina Berti, 77 anni, residente in zona.
Il racconto – La signora Adelmina si è rivolta in circoscrizione: «Non voglio sporgere denuncia contro il Comune – dice -. Non chiedo un risarcimento, ma pretendo che il marciapiede dissestato venga messo a posto, come tanti in zona». L’incidente è avvenuto il 5 ottobre scorso: «Stavo accompagnando un conoscente in ospedale – ricorda la signora Adelmina – quando arrivata in via Baraggia sono volata in avanti picchiando la testa. Tutta colpa del marciapiede che è anni che è in uno stato pietoso. Per fortuna dietro di me c’era una dottoressa del pronto soccorso che si è offerta di accompagnarmi in ospedale per suturare la ferita e fare qualche accertamento. La ferita adesso sta guarendo, mi resterà un bel segno, ma alla mia età non mi interessa, l’importante è che il marciapiede sia sistemato perché adesso è troppo pericoloso».
Le reazioni – Lo sfogo della signora Berti è stato raccolto dal presidente di circoscrizione Gianluigi Parenti insieme a tante segnalazioni di pericolo nel quartiere: «Mi auguro che quanto è successo alla nostra concittadina non debba più ripetersi. Purtroppo sono tante le persone che cadono a causa delle strade dissestate. Il fatto che la maggior parte di loro non sporgono denuncia contro il comune non deve portare gli amministratori a non intervenire. Tante persone si rivolgono con fiducia in circoscrizione affinché noi portiamo avanti le loro richieste in comune. Ho chiesto per questo un incontro con l’assessore alla sicurezza Massimiliano Romeo per mappare i punti critici che si trovano nei quartieri san Biagio-Cazzaniga e Parco».
Punti critici – Oltre alle strade e ai marciapiedi dissestati (ora sempre di più dopo i lavori di scavo per la posa dei tubi del teleriscaldamento) sotto accusa sono anche gli incroci con le piste ciclabili lungo viale Cesare Battisti e Viale Brianza. «In molti mi hanno segnalato l’incrocio tra via Giusti e la pista ciclabile – spiega il presidente -: la presenza della ciclabile al termine della strada non è segnalato a dovere e tanti automobilisti hanno rischiato di investire i ciclisti. Probabilmente basterebbe rendere più evidente la presenza della pista ciclabile colorandola, come è stato fatto in alcuni paesi della Brianza e segnalando la presenza dell’incrocio anche ai ciclisti con dei cartelli ad altezza delle biciclette. Non mi sembra che queste siano richieste onerose».
Rosella Redaelli