Angeletti (T-Red) tornato al lavoro"Vittima di un errore giudiziario"

Angeletti (T-Red) tornato al lavoro"Vittima di un errore giudiziario"

Desio – E’ tornato al lavoro dopo un mese trascorso agli arresti domiciliari Stefano Arrighetti, amministratore unico della “Kria” con sede al Polo Tecnologico, finita nella bufera perché progetta e produce i “T-Red”, i cosiddetti semafori “intelligenti”, installati in molti comuni d’Italia, in grado di rilevare le infrazioni commesse dagli automobilisti agli incroci. Arrighetti, su ordine della magistratura di Verona, era stato arrestato per frode. Nei giorni scorsi, per volere della magistratura di Venezia, è stato invece liberato. E oggi l’ingegnere si sfoga, definendo il comportamento della Procura un “clamoroso errore giudiziario”.“ Non siamo mai stati coinvolti nelle installazioni  e, soprattutto, non abbiamo mai avuto una percentuale sul numero di violazioni”. Com’è possibile allora che Arrighetti sia finito nel mirino della magistratura? “Siamo vittime di qualcosa di più grosso di noi. La Procura di Verona, sbagliando nelle indagini, ha reputato che io fossi colpevole di frode nei confronti del Ministero e che fosse necessaria la custodia cautelare perchè sarei stato nella condizione di reiterare il reato: questo è  il massimo delle invenzioni giudiziarie a cui si potesse arrivare”. Resta il fatto che i T Red hanno “incastrato” migliaia di automobilisti, dato che i semafori facevano scattare il rosso in pochissimi secoondi. “Noi abbiamo progettato dispositivi tecnologicamente più avanzati di altri. Sono come una pastiglia per il mal di testa: se una persona  ne trangugia una scatola intera invece che una al giorno,  ci può lasciare le penne. Così succede per i T-Red: c’è stato un utilizzo improprio, vessatorio e incontrollato. Doveva essere uno strumento per la sicurezza stradale e non per fare cassa”.  La Kria, a Desio da un paio di anni, con una decina di dipendenti e una quindicina di collaboratori, vende anche dispositivi per le zone a traffico limitato e per il controllo della velocità. “Per questi sistemi non abbiamo mai avuto problemi”. E adesso cosa ne sarà del T-Red? “In via precauzionale, la produzione è sospesa. Se l’indagine arriverà a conclusioni positive, come speriamo, allora anche i T red saranno riutilizzati.  Ma alla luce di questa esperienza, imporremo un codice etico per il loro utilizzo”. 
P.F.