Monza – Spaghetti che crescono sugli alberi, fossili, la «rottamazione» di vecchi termometri che, in tempi di crisi, può sempre fare comodo. Sono alcuni Pesci d’aprile che hanno fatto ridere la Brianza. E voi, cos’avete da raccontare?
A Giussano crescono gli spaghetti sugli alberi. E’ la scoperta rivoluzionaria degli scienziati moscoviti Attilio Tagliabuoski e Adriano Borinovski. Burla o nuovo traguardo della scienza? La risposta mercoledì all’ora di cena (e quando altrimenti?) al ristorante «Il Califfo». Anzi sarebbe stata proprio l’abilità della cuoca del locale, famoso per la sua pasta al pesto, a rendere più fertile il terreno della pista dell’ex bocciofila dove crescono le miracolose piante. Alla cena di presentazione della grande scoperta, oggi, sono attesi gli scienziati russi, il presidente del consiglio, il governatore della Lombardia, Naomi Campbell e l’allenatore del Milan, Carlo Ancelotti. E una manciata di curiosi che hanno abboccato allo scherzo.
A Meda l’onorevole Umberto Bossi, il sindaco Giorgio Taveggia e il vicesindaco Fausto Valtorta hanno inaugurato la nuova vita di Villa Besana, splendida dimora storica da restaurare nei pressi della stazione. Alla fine il fantomatico “Arnoldo Triglia” che ha reso noto l’evento, ha invitato anche al rinfresco offerto dall’amministrazione.
Concorezzo invece avrà la sua via principale, la via Libertà, chiusa fino al 2010. E non per intenti ecologici, ma perché in occasione degli scavi in corso all’incrocio con via Repubblica sono emersi alcuni fossili risalenti al neolitico. Lo ha confermato il professor Pierangelo Ittico, docente di Paleontologia presso l’università di Seacity, a Concorezzo.org, il sito di riferimento di quei burloni della Lega nord concorezzese.
Termometri digitali in sostituzione di quelli classici al mercurio sono stati invece promessi da un gruppo di amanti degli scherzi a chi si fosse presentato alla Farmacia 1 di Cesano Maderno. In tanti hanno creduto al volantino, qualcuno si è anche arrabbiato col farmacista. Qualcuno che forse avrà tanti pregi, ma non quello del senso dell’umorismo.