Agrate, Sampla Belting: condanneper la morte di Martis nel 2008

Agrate Brianza – Tre patteggiamenti e un rinvio a giudizio, per la morte di Davide Martis, il 34enne di Agrate Brianza deceduto in un tragico infortunio sul lavoro alla Sampla Belting, azienda cittadina, nell’aprile di due anni fa. Hanno scelto il patteggiamento, venerdì davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Monza Giovanni Gerosa, il presidente ed un membro del consiglio d’amministrazione della ditta (pena finale a dieci mesi), e il produttore del macchinario dove ha perso la vita l’operaio (per lui, un anno e mezzo). Condanna anche per la società Sampla Belting, chiamata a rispondere penalmente come persona giuridica, che dovrà pagare 54mila euro di multa. A processo, invece, un consigliere d’amministrazione, rinviato a giudizio il prossimo 21 gennaio, sempre davanti all’autorità giudiziaria monzese.

Si andrà davanti al tribunale civile, invece, per la questione relativa al risarcimento in favore dei familiari del povero Martis, i quali probabilmente si costituiranno parte civile nel processo penale a carico del dirigente rinviato a giudizio. Omicidio colposo, il reato contestato dall’accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Stefania Di Tullio. L’operaio stava lavorando in produzione alla fabbrica di via delle Industrie, storica azienda produttrice di nastri trasportatori, quando è finito tra i voluminosi rulli del macchinario a cui stava operando. A tentare un disperato salvataggio del lavoratore, erano stati i colleghi che si trovavano nelle vicinanze, e che erano accorsi sul posto.

Questi si erano precipitati verso il pulsante di sicurezza che blocca il funzionamento della macchina, sperando che non fosse troppo tardi, ma per Davide Martis, tuttavia, non c’era già più nulla da fare. Dopo un anno e mezzo di indagini, gli inquirenti sono arrivati alla richiesta di rinvio a giudizio. L’inchiesta della procura brianzola si è basata essenzialmente sulle perizie effettuate dai tecnici dell’Asl intervenuti sul luogo della tragedia, e sulle consulenze effettuate sul macchinario. Ai funerali dell’agratese aveva partecipato una folla commossa. Nel febbraio dell’anno scorso, il sindaco aveva presentato il libro “Il lavoro, per vivere”, realizzato in memoria delle vittime di morte bianca, e di Martis in particolare. “L’intento era ricordare la scomparsa di Davide Martis, e mantenere alta l’attenzione, mai sufficiente, sulla sicurezza”.
Federico Berni