Agguati e pestaggi: ecco i metodi

Monza – Agguati a colpi d’arma da fuoco, imprenditori gambizzati, questioni sindacali risolte con spedizioni punitive e pestaggi a sangue. Questi i metodi “imprenditoriali” descritti dagli inquirenti della Dda e dei carabinieri che hanno condotto l’operazione denominata “Isola”. Due in particolare gli episodi di tentato omicidio contestati, oltre ad un terzo, su cui però sono ancora in corso accertamenti. Il 10 maggio 2007 era stato colpito da un proiettile al gomito il direttore di banca Roberto Rigola, scambiato per il vero obiettivo dell’agguato. Rigola, infatti, ha avuto la sfortuna di avere la stessa macchina e di abitare vicino a Giovanni Apollonio, vice presidente della cooperativa “Rad”, chiamata dalla catena Esselunga per la gestione del polo logistico di Viandrate. Un affare che faceva gola al Consorzio Ytaka del brugherese Marcello Paparo, il quale avrebbe cercato di acquisire la cooperativa indipendente di Apollonio, trovando però l’opposizione di quest’ultimo. Sul caso avevano indagato i carabinieri del nucleo investigativo di Monza. Il sindacalista Nicola Padulano, cartellista dipendente dalla Coop Service Time di Brugherio, che aveva in gestione il servizio di facchinaggio alla Sma di Segrate, era stato invece vittima di un pestaggio in seguito al quale era finito in prognosi riservata all’Ospedale Maggiore con il cranio e la gamba rotti, più altre fratture al cranio. Padulano era attivo nelle rivendicazioni sindacali. Chiedeva maggiori tutele per i lavoratori nei confronti dell’azienda. Una spina nel fianco, insomma. Secondo le accuse, il presunto boss Marcello Paparo ne ha ordinato il pestaggio. Non è emerso dalle intercettazioni chi sia stato l’autore del pestaggio, ma per la stessa vicenda è stato arrestato anche Michele Ciulla, 22 anni, fidanzato di Luana, la figlia di Marcello, il quale avrebbe preso parte agli appostamenti per venire a conoscenza dei movimenti di Padulano, la cui aggressione risale alla mattina del 15 settembre 2006.