Accusò il sindaco di diffamazionePace davanti al giudice di Monza

Nova Milanese – Pace fatta tra il sindaco Laura Barzaghi e il capogruppo in consiglio comunale Loris Dante. Entrambi, giovedì mattina, si sono seduti allo stesso tavolo, non quello del parlamentino cittadino, bensì a quello del Tribunale di Monza. Davanti a loro c’era il Giudice per le indagini preliminari che ha accolto la remissione della querela presentata in udienza dal leghista.

Si può quindi dire che si è definitivamente conclusa una vicenda giudiziaria che ha preso il via ormai cinque anni fa e che ha visto accusata di diffamazione a mezzo stampa il primo cittadino di Nova. Il Gip, giovedì 21 gennaio, avrebbe dovuto pronunciarsi se rinviare a giudizio il sindaco Barzaghi o proscioglierla dall’accusa, ma il procedimento si è fermato grazie alla remissione della querela.

I due rivali politici, che nelle elezioni del 2008 correvano per la stessa carica, hanno anche rilasciato una dichiarazione congiunta: «L’aver trovato un punto d’incontro che riconosce ad entrambi la volontà di operare a favore della cittadinanza novese, ci ha indotti a comporre questa vicenda giudiziaria. Il riconoscimento reciproco ruoli e l’esito condiviso auspichiamo possano essere un modello di comportamento per tutti nell’attività politica. La politica, infatti, si fa tra la gente e nelle sale consiliari e non nelle aule giudiziarie».

Il richiamo della dichiarazione dei due amministratori è ad un clima più disteso per il bene di tutta di tutti i cittadini. I fatti di questa vicenda risalgono al 2004 quando il sindaco Laura Barzaghi aveva rilasciato alla stampa locale alcune dichiarazioni sul comportamento assunto dal capogruppo del Carroccio, Loris Dante quando era presidente della commissione bilancio.

In occasione di una scadenza il consigliere leghista era stato chiamato a firmare le convocazione dei membri della commissione. Dante aveva sottoscritto i documenti, ma non trovando all’ufficio finanza la delibera oggetto della convocazione perché non protocollata, era tornato sui suoi passi e aveva cercato di fermare le convocazioni.

La vicenda era poi finita sui giornali, e l’esponente della Lega, dopo avere appreso le dichiarazioni del primo cittadino aveva deciso di procedere alle vie legali. La decisione di non protrarre oltre questa “querele” di politico-giudiziaria, sembra sia maturata anche per il fatto che il sindaco Laura Barzaghi abbia inviato al consigliere Dante una breve lettera di chiarimenti su quanto accaduto cinque anni fa.
I.Ba.