Abruzzo, a due anni dal terremotoPoggio Roio «riparte» con Monza

A due anni dal sisma che sconvolse L'Aquila e dintorni, continua l'impegno del monzese Alessandro Staffelli e dell'Associazione italiana odontoiatri. L'oratorio di Poggio Roio è stato ricostruito anche grazie agli aiuti raccolti dai carabinieri di Monza.
Abruzzo, a due anni dal terremotoPoggio Roio «riparte» con Monza

Monza – Alle 3.32 del 6 aprile 2009 fa la terra tremava in Abruzzo, spezzando in pochi istanti 309 vite. Di quella tragedia oggi, a distanza di due anni, rimangono frutti preziosi, nati nella concitazione di quegli istanti e dalla generosità di un’intera nazione che ha gettato il cuore a L’Aquila e in quei paesi arroccati sull’Appennino, spazzati via dal sisma.

Associazione odontoiatri– Tra i primi a prestare soccorso ai terremotati c’era Alessandro Staffelli, medico odontoiatra con studio a Sesto San Giovanni e famiglia a Monza, fratello del celebre Valerio, inviato di «Striscia la notizia», allora presidente regionale dell’Associazione italiana odontoiatri (Aio). Oggi Staffelli ha assunto la delega per le opere sociali nel consiglio di presidenza nazionale dell’Aio. «Dopo l’esperienza del terremoto in Abruzzo si è sentita la necessità di coordinare un centro odontoiatrico di volontari – racconta -. Ora siamo entrati a far parte a tutti gli effetti del corpo di Protezione civile, e come tale saremo chiamati a interventi anche all’estero. Il primo è già stato fissato: l’esercito ha richiesto la nostra presenza in Kosovo a partire dal prossimo mese». Accanto a lui, oggi come due anni fa, c’è Luca Rota, tesoriere dell’associazione, arrivato all’Aquila insieme alla Protezione civile.

Poggio Roio – Grazie alla collaborazione con le aziende sponsor e i fornitori che operano con i dentisti della sezione milanese dell’Aio, è stato possibile acquistare materiale tecnico a prezzi scontati, per permettere agli studi odontoiatri di riaprire. «Noi abbiamo dovuto lasciare il campo di Poggio Roio, dove avevamo allestito il nostro ambulatorio d’emergenza, il 27 settembre 2009 quando tutte le tendopoli sono state smantellate per l’arrivo dell’inverno – spiega Staffelli – ma anche da lontano abbiamo continuato ad aiutare i colleghi aquilani». A rendere possibile lo sforzo all’indomani del disastro sismico fu la collaborazione con l’Associazione nazionale carabinieri di Lecco. «Tempo dopo ho conosciuto il colonnello Giuseppe Spina, comandante del gruppo carabinieri di Monza. Mi disse che i militari di Monza avevano raccolto delle offerte da destinare all’opera di ricostruzione in Abruzzo – ricorda Staffelli-. Sapeva della nostra collaborazione con il gruppo lecchese e così ci ha affidato i soldi. Noi li abbiamo consegnati a don Osman Prada, parroco di Poggio Roio, per la ricostruzione dell’oratorio distrutto durante il terremoto. Oggi è perfettamente funzionante e sono orgoglioso che un pezzo di Monza brilli dove c’erano le macerie».

Sarah Valtolina