Il museo del tessile di Leffe festeggia il sesto anniversario di fondazione celebrando il genio di Leonardo e la magia della seta. Costante l’afflusso di visitatori, che possono apprezzare da vicino l’ingegnosa creazione di Leonardo da Vinci dello «zetto» (il dispositivo per la roccatura del filo), applicato all’antico torcitoio circolare che ha lavorato in paese sino al 1924.
I volontari della Arts (associazione ricerche tessili storiche) mettono in mostra anche alcuni modellini realizzati da Luigi Spampatti partendo da altri progetti di Leonardo. Molta curiosità e interesse anche per il progetto che in questi anni ha ricreato la coltivazione dei bachi da seta.
Ogni sabato e domenica, nei mesi di maggio e giugno, dalle 14 alle 19, il museo propone visite a tema. «Le uova si sono ormai dischiuse – spiega Gianfranco Bosio – e i piccoli bachi, che appena nati sono lunghi poco più di due millimetri, aumentano ora la loro dimensione di 6mila volte mangiando esclusivamente foglie di gelso. Ancorati su rametti appositamente disposti si rinchiudono dentro il bozzolo, costituito da un unico filo di seta che può raggiungere i 1200 metri di lunghezza».
Giambattista Gherardi