In attesa del rapporto sul prodotto interno lordo complessivo del secondo trimestre degli Stati Uniti, i titoli statunitensi sono stati combinati lunedì tra un sentiment attento in una sessione priva di driver significativi o di estrema volatilità.
Il Nasdaq 100 è sceso dello 0,55% a 12.328, perdendo slancio per il secondo giorno consecutivo a causa dell’aumento dei tassi del Tesoro americano e del forte calo dei prezzi delle azioni di Nvidia, Meta Platforms e Adobe.
Prima di importanti utili societari da parte di note aziende tecnologiche e di eventi economici significativi come la decisione di luglio del FOMC sulla politica monetaria
L’S&P 500 è salito dello 0,13% a 3.966 alla chiusura del mercato, con il settore energetico che ha superato tutti gli altri settori grazie al forte aumento dei prezzi del petrolio e del gas naturale.
Sebbene i risultati trimestrali siano indubbiamente importanti, è fondamentale concentrarsi maggiormente sulle previsioni degli utili per capire se queste grandi aziende tecnologiche sono pronte ad affrontare una flessione sostanziale, dato che hanno ridotto le assunzioni.
Gli analisti prevedono che Microsoft (MSFT) guadagnerà 2,28 dollari per azione su un fatturato di 52,87 miliardi di dollari. Alphabet (GOOGLE) avrebbe guadagnato 1,28 dollari per azione su un fatturato di 70,78 miliardi di dollari.
Le fluttuazioni a breve termine degli utili e dell’attività economica possono essere più significative per gli asset di rischio, e questa situazione potrebbe essere leggermente positiva per le azioni. D’altra parte, se gli acquirenti riprendono il controllo del mercato e avviano un’inversione positiva, la prima barriera da considerare si trova intorno all’area dei 12.600.
È improbabile che Powell riveli nuove bombe da falco, dato che si prevede che i prezzi al consumo statunitensi diminuiranno nei prossimi mesi a causa del recente calo dei prezzi delle materie prime e dei crescenti rischi di recessione. Se questo tetto viene infranto, potremmo osservare un movimento verso le zone di 13.000.
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