Non è tanto il risultato, perché capita di vincere giocando male e viceversa e anche di lasciare punti sul campo nonostante una buona partita, quanto la prestazione, la riscossa, dimostrare di voler lottare, di usare la spada e non solo il fioretto, come recita l’inno ufficiale. È quello che chiedono i tifosi, ma anche quello che chiede la società al Monza in vista della terza di campionato, in casa con l’Udinese. Migliorare. Anzi, è necessario fare meglio.
Serie A: due sconfitte consecutive l’hanno messo al centro dell’attenzione
I primi risultati hanno messo al centro dell’attenzione Stroppa, che in conferenza stampa ha confessato senza giri di parole di essere sorpreso. “Non me l’aspettavo”.
Lui, il tecnico della promozione dopo cento e dieci anni di storia, il tecnico delle quattro partite vinte su quattro di playoff, del ribaltone a Brescia, del sacco di Pisa, è messo in discussione dopo due partite, a cinquanta giorni dall’inizio delle operazioni, con un mercato che, anche dopo aver regalato 13 colpi, non è ancora chiuso e potrebbe portare in biancorosso ancora almeno un difensore, un centrale di centrocampo ed una ciliegina sulla torta.
Serie A: cosa serve al Mister? Il tempo
Tempo. Se chiedessero agli allenatori cosa comprare sul mercato, chiederebbero sempre tempo. Non è un talentuoso brasiliano e nemmeno un tignoso slavo. È la ricetta per consolidare principi e creare amalgama. A Stroppa ne serve a pacchi. Rischia di averne meno del dovuto. Nemmeno l’anno scorso il Monza esplose sui blocchi come Jacobs, ma partì dalla distanza, caricò il colpo e iniziò ad andare a piena velocità solamente in autunno. Per rimontare la classifica di Serie B fu più che sufficiente, ma la Serie A è un’altra bestia. È un altro sport. Come ha detto l’amministratore delegato. Lo stesso che sarà chiamato, insieme al patron Berlusconi, a prendere importanti decisioni sul futuro dell’allenatore se non dovesse soddisfare le richieste di crescita, di miglioramento. In pole per la successione ci sarebbe De Zerbi, reduce dall’esperienza in Champions con lo Shaktar Donetsk. Non molto avvezzo al 3-5-2, sicuramente dovrebbe rivoluzionare lo schieramento.
Serie A: Monza decimato dalle assenze
Intanto però in panchina ci va Stroppa e con l’Udinese dovrà anche fare a meno di giocatori importanti, tutti infortunati subito. Ranocchia, Pablo Marì, D’Alessandro, Mota Carvalho. Sensi non sta bene, Pessina nemmeno. Anche difficile trovare una formazione concreta da opporre alla fisicità degli avversari venuti dal Friuli. Non facile, ma nemmeno impossibile. D’altronde, la Serie A è un altro sport, ma sempre undici contro undici con un pallone in mezzo.