Il CEO di Ripple, Brad Garlinghouse, ha rivelato un’importante collaborazione per creare la valuta digitale della Banca Centrale (CDCC) con dieci diversi governi. Queste collaborazioni cercano di includere la tecnologia blockchain di Ripple per migliorare la sicurezza e l’efficienza dei sistemi finanziari ovunque.
Sebbene le specifiche siano ancora per lo più sconosciute, il progetto rappresenta un significativo passo avanti nell’uso della tecnologia blockchain per le valute digitali nazionali.
Ripple collabora con i governi sulle CBDC
Il coinvolgimento di Ripple con diversi governi è un passo importante nella digitalizzazione del settore bancario. Secondo Garlinghouse, queste CBDC governative funzioneranno come stablecoin, che hanno lo scopo di mantenere il loro valore costante rispetto alle valute convenzionali.
Anche se non tutte le partnership vengono rese pubbliche, il progetto implica il passaggio a sistemi di pagamento più efficaci e sicuri. Si prevede che Ripple migliorerebbe l’efficienza delle transazioni transfrontaliere, la trasparenza finanziaria e l’efficienza operativa.
Presentazione del Real USD (RLUSD)
Oltre alle sue alleanze, Ripple si sta preparando a lanciare Real USD (RLUSD), la sua stablecoin. Presentata all’ultimo XRP Ledger Community Summit di Amsterdam, questa nuova stablecoin cerca di stabilizzare le transazioni all’interno dell’XRP Ledger determinando una connessione diretta con il dollaro.
Con RLUSD accessibile su Ethereum e XRP Ledger, il suo utilizzo su diverse piattaforme blockchain verrà ampliato.
Attraverso l’introduzione di RLUSD, Ripple spera di aumentare la propria quota di mercato attirando una clientela più ampia che includa sia gli appassionati di blockchain che gli esperti del settore finanziario alla ricerca di alternative affidabili per le transazioni digitali.
Questa azione si adatta all’obiettivo di Ripple di innovare all’interno della sua rete e aumentare il suo impatto e l’utilità in tutto l’ecosistema blockchain.
Le sfide normative di XRP
Sebbene questi siano sviluppi incoraggianti, Ripple ha ancora difficoltà, soprattutto con le normative. La conformità del servizio On-Demand Liquidity (ODL) è oggetto di una battaglia legale che l’azienda sta attualmente avendo con la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti. La SEC ha espresso preoccupazione per il fatto che i metodi di vendita di Ripple ODL potrebbero violare particolari leggi.
Brad Garlinghouse è comunque ottimista riguardo al futuro, vedendo segnali di un cambiamento nel panorama normativo nelle recenti approvazioni della SEC degli ETF su Ethereum e Bitcoin. Nel prossimo futuro, forse nel 2025, pensa che questi progressi potrebbero aprire la porta a un ETF XRP.
Nonostante i progressi di Ripple, che rimane il progetto crypto preferito da banche e istituzioni finanziarie, il token XRP continua a fare fatica e rimane sotto la soglia di 0,50 dollari.
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