Questa non è stata la settimana migliore per la sterlina, che ha registrato cali sia nei confronti dell’euro che del dollaro USA. La sterlina britannica è scesa rispetto al dollaro USA di oltre 300 punti base (pips) dal picco settimanale di 1,2150 all’attuale livello di negoziazione di 1,18300, al di sotto dell’importante barriera psicologica di 1,20.
I cali si sono verificati a causa del tasso di inflazione del Regno Unito (UK), più elevato rispetto al resto dell’Europa occidentale. L’aumento dell’11,6% dei costi alimentari nelle ultime quattro settimane può essere attribuito a diversi fattori, tra cui il declino del valore della sterlina, le interruzioni della catena di approvvigionamento causate dalla Brexit e l’aumento dell’energia Asda, Iceland Foods, Tesco Plc e il servizio di consegna di generi alimentari Ocado Group Plc hanno visto i loro prezzi delle obbligazioni diminuire dopo la lettura dell’IPC di mercoledì, poiché il problema del costo della vita ha iniziato a pesare sulla mente degli investitori.
I supermercati hanno risentito dell’aumento dell’IPC del mese, principalmente a causa dell’aumento dei costi alimentari. Le spese di prestito per i supermercati non diminuiranno presto a causa dell’aumento dei costi di riscaldamento delle case e dell’acquisto di cibo con l’avvicinarsi dell’inverno britannico.
Dopo i rapporti economici di questa settimana, la Banca d’Inghilterra (BoE) è diventata sempre più oggetto di attenzione. Dato che i mercati hanno già prezzato 154 punti base di ulteriori rialzi per la BoE nel 2022, la banca centrale è sotto pressione per accelerare il ritmo dei suoi rialzi dei tassi più di qualsiasi altro paese del G10.
Ciò significa che le restanti tre sessioni di settembre, novembre e dicembre dovranno aumentare i tassi di altri 50 punti base ciascuna. La “vecchia signora di Threadneedle Street” (BoE) potrebbe fare i conti con l’aumento di 50 punti base di agosto, che ha creato un precedente.
Se la Banca d’Inghilterra (BoE) non rispetterà le aspettative e farà un’altra mossa “dovish”, la sterlina potrebbe scendere. Venerdì sono stati pubblicati anche i dati GfK sulla fiducia dei consumatori britannici e sulle vendite al dettaglio per completare la settimana. La fiducia dei consumatori britannici si è mantenuta stabile nel mese di luglio a un minimo storico di -41.
Il GfK ha previsto che la “crisi di fiducia” si aggraverà con l’arrivo del freddo e del buio. Le vendite al dettaglio sono aumentate inaspettatamente dello 0,3% a luglio, ma hanno comunque rappresentato un calo annuale del 3,4%, rappresentando l’unico punto luminoso in una settimana altrimenti negativa per la sterlina.
Per l’economia britannica si prevede una settimana tranquilla verso la fine di agosto. Solo un dato è valutato come “alto” questa settimana, mentre gli altri due sono classificati come “medi” nella migliore delle ipotesi.
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