Il mondo virtuale e le sue nozioni esistenti hanno scatenato polemiche e controversie. Phil Spencer, direttore ad interim del settore Xbox e amministratore delegato di Microsoft per i giochi, ha espresso il suo scetticismo sul modo in cui il metaverso, o universo parallelo, viene attualmente proposto. In una discussione con Bloomberg, Spencer ha affermato che il multiverso non è nulla di nuovo ed è legato a ciò che i giocatori eseguono da tempo.
Ha dichiarato che, a suo avviso, i giocatori fanno parte del mondo virtuale da tre decenni. Si tratta di universi condivisi in 3D in cui gli utenti sono impegnati da molti anni quando giocano. A suo avviso, hanno scoperto un rapporto più forte perché hanno un obiettivo comune.
Inoltre, Spencer ha osservato che i giocatori potrebbero essere perplessi dalla teoria del multiverso, perché avere un personaggio in un gioco ed essere un componente di un mondo virtuale con una comunicazione vocale è considerato abitarlo.
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Mentre altre aziende del settore sono più ricettive ai concetti di play-to-earn (P2E) e ai meccanismi che ne sono alla base, Spencer ha dimostrato di diffidare di questa nuova tendenza.
Il CEO di Xbox ha criticato l’obiettivo dei giochi P2E durante la discussione. Ha dichiarato di diffidare in particolare delle strategie play-to-earn. A suo dire, è come un martello che cerca un chiodo.
D’altro canto, Spencer ritiene che questa tecnologia verrà utilizzata in “modi interessanti” in futuro. La tecnologia, che ha ottenuto una certa diffusione con giochi blockchain come Axie Infinity, deve ancora arrivare su piattaforme come Xbox o Sony Playstation 5.
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