Parcheggi a Monza. Lì dove il tuo portafoglio deve sfrecciare più della tua auto. Monza, città famosa per il suo circuito e per la velocità. Soprattutto quando si parla di come i soldi escono dalla tasche. Supersonici. Non c’è niente di più esilarante che tentare di parcheggiare in centro. Laggiù o lassù (a seconda dei punti di vista) dove la sosta sembra avere un costo che sfida la gravità. Mentre la tua auto si aggira timidamente cercando un posto libero, il tuo conto bancario sta già preparando il decollo e il colore tende sempre più al rosso. Come del resto il colore della giunta che governa.
Immaginate di essere un turista a Monza, in cerca di un posto sicuro dove mettere l’automobile. L’unica speranza è quella di trovare un buco libero in un angolo sperduto della città. Sperando che non costi l’equivalente di un viaggio a Londra. Eppure, a Monza, sembra che parcheggiare non sia solo un servizio, ma una vera arte. Ogni parcheggio è un’esperienza quasi artistica, in cui i prezzi variano da “ma che mi stai dicendo?” a “scusa, ho sbagliato città?”.
Il parcheggio per una giornata può tranquillamente superare il costo di un pranzo al ristorante. Ogni angolo del centro è stato trasformato in un’area vip, ma senza gli omaggi in champagne. L’unica cosa che conforta è pensare che, almeno, sei fermo in una zona “protetta”. Protetta, sì, ma dai costi, non certo dalle multe, che, come una piaga biblica, arrivano anche quando non te lo aspetti. Anzi sono dietro l’angolo. Se poi decidi di esplorare l’opzione dei parcheggi privati, preparati a sentirti come se stessi prenotando una suite in un hotel a 5 stelle. Il parcheggio non è mai solo un parcheggio. Assomiglia ad un’esperienza all-inclusive, che include il gusto del rimorso e il sapore della “povertà” imminente.