Secondo i dati forniti da Refinitiv e da fonti di trading petrolifero, le compagnie petrolifere americane stanno eludendo una norma di navigazione secolare per fornire carburante alla costa orientale degli Stati Uniti, a causa dell’aumento della domanda di benzina e delle perturbazioni globali nei mercati dei carburanti che hanno fatto salire i prezzi.

Un numero crescente di commercianti sta spedendo componenti di benzina non finiti dalla costa del Golfo a Borco, dove vengono combinati per creare benzina finita che viene poi spedita sulla costa orientale degli Stati Uniti.

Questo commercio insolito riflette la forte domanda di merci lungo la costa, che ospita i principali centri di vendita al dettaglio del Paese.

Il Jones Act, che impone che i prodotti che si spostano tra i porti statunitensi siano trasportati da navi costruite in patria e gestite da marinai statunitensi, viene legalmente eluso da questo commercio.

A causa della scarsità di alcune navi, il costo di queste spedizioni è aumentato.

Secondo i registri di navigazione, da marzo almeno otto petroliere hanno trasferito componenti di benzina dalla Costa del Golfo all’impianto di Borco. Da lì hanno consegnato la benzina raffinata ai porti dell’Atlantico.

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La maggior parte delle navi è stata noleggiata dalla BP Plc.

L’oleodotto Colonial Pipeline da Houston a New Jersey, che trasporta più di 2,5 milioni di barili di benzina e altri carburanti al giorno, è tipicamente utilizzato dai venditori della Costa del Golfo per trasportare benzina o gasolio sulla Costa orientale.

Questo metodo di solito produce guadagni più elevati per i venditori della Costa del Golfo.

Secondo i dati di navigazione disponibili, questo commercio non violava il Jones Act nel 2021, anche se non era famoso prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Le Bahamas hanno fornito 699.000 barili di benzina raffinata agli Stati Uniti nel 2017, l’1,8% del volume totale importato.

Quest’anno gli Stati Uniti hanno già importato 1,2 milioni di barili di benzina dalle Bahamas.