L’amministratore delegato di Aramco: per il problema energetico dell’Europa sono previste solo soluzioni a breve termine

L’amministratore delegato della compagnia petrolifera statale dell’Arabia Saudita, Aramco (2222. SE), ha affermato martedì che le proposte europee di tassare e limitare le bollette energetiche dei consumatori non sono né a lungo termine né efficaci per affrontare il problema energetico mondiale, che è principalmente il risultato di un sottoinvestimento negli idrocarburi.

Per far fronte a una carenza di energia che sta facendo salire l’inflazione, costringendo le aziende a interrompere la produzione e aumentando i prezzi in vista dell’inverno, i governi di tutta Europa hanno investito miliardi e miliardi di euro in tagli fiscali, elargizioni e sussidi.

I piani presentati dall’UE la scorsa settimana estrarrebbero i profitti in eccesso dalle società energetiche e li ridistribuirebbero per ridurre i costi per i consumatori.

Il più grande esportatore di petrolio al mondo, Aramco, è guidato da Nasser, che martedì ha dichiarato che la ragione principale del problema è la continua mancanza di investimenti negli idrocarburi in un momento in cui le possibili soluzioni ai combustibili fossili sono ancora difficili da trovare.

Clicca qui per aprire un conto demo eToro e imparare a fare CFD Trading>>>è gratis

Poco e in ritardo

Entro il 2027, Aramco spera di aumentare la produzione di petrolio nel regno a 13 milioni di bpd (barili al giorno), ma Nasser ha avvertito che gli attuali investimenti in idrocarburi a livello mondiale sono “troppo pochi, troppo tardi e troppo a breve termine”.

La mancanza di investimenti si verifica in un momento in cui la capacità disponibile è scarsa e, nonostante i significativi venti contrari dell’economia, la domanda è “piuttosto sana”.

Sebbene le scorte di petrolio siano basse e l’effettiva capacità in eccesso a livello mondiale sia pari a circa l’1,5% della domanda globale, un “fattore di paura” sta ancora ritardando gli investimenti cruciali nel settore del petrolio e del gas e costringe i progetti a lungo termine a “ridursi”, secondo Nasser.

Secondo Nasser, il mondo ha bisogno di un piano di transizione energetica più fattibile, piuttosto che cambiare gli obiettivi climatici in risposta alla crisi energetica.

Secondo Nasser, Aramco ha intensificato gli sforzi per migliorare la tecnologia di cattura del carbonio, puntando a ridurre la produzione di carbonio a monte, il gas flaring e l’intensità del metano.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A PAGAMENTO
Editoriale il Cittadino Srl e la testata Il Cittadino non si assumono alcuna responsabilità per il testo contenuto in questo publi-redazionale (che è realizzato dal cliente) e non intendono incentivare alcun tipo di investimento.