La Camera degli Stati Uniti ritarda la deliberazione della legge sulle stablecoin – Fonti

Secondo fonti informate sul caso, una commissione primaria di regolamentazione ritarderà di molte settimane l’esame della proposta di legge sulla regolamentazione delle stablecoin, a causa delle resistenze dell’industria bancaria e di una stretta tardiva su alcune disposizioni.

I leader democratici e repubblicani del Comitato per i Servizi Finanziari della Camera degli Stati Uniti stanno elaborando una legislazione di compromesso che probabilmente non verrà presa in considerazione prima di settembre, dato che gli sforzi per far avanzare la valutazione prima della pausa congressuale di agosto sono falliti.

Parte del ritardo è dovuto alle modifiche richieste dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, che in linea di massima appoggia la proposta di legge, ma che, secondo quanto riferito da fonti informate sulla questione, vuole una protezione più solida per i consumatori da vincolare ai portafogli in cui le persone conservano i loro beni digitali.

Nel frattempo, le banche si sono mostrate caute di fronte alla rapida approvazione da parte del Congresso di un disegno di legge di natura tecnica, in quanto i legislatori stanno cercando di porre dei paletti al settore delle criptovalute, non regolamentato e in rapida crescita.

Un portavoce del presidente Patrick McHenry e di Maxine Waters, il principale membro della commissione per la Repubblica, non ha risposto alle richieste di commento.

Venerdì scorso, l’Independent Community Bankers of America ha scritto ai leader della commissione, consigliando loro di ritardare l’esame della proposta di legge sulle stablecoin, avvertendo che la bozza di misure potrebbe non proteggere i meriti e il sistema finanziario.

Il progetto di legge prevede una regolamentazione simile a quella bancaria per gli emittenti di stablecoin, come la necessità di capitale, supervisione e liquidità. Le misure prevedono un modo per consentire a soggetti non bancari di emettere stablecoin pur dovendo far fronte alla supervisione della Fed. Tuttavia, l’ICBA ha comunicato in una lettera che non è chiaro se la Fed sia pronta a vigilare adeguatamente.

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