I prezzi più bassi della benzina sono un gradito sollievo per le famiglie americane, e portano a una ripresa della fiducia dei consumatori

Il calo dei prezzi della benzina ha dato agli americani una tregua alla pompa, contribuendo a togliere un po’ di mordente all’inflazione dilagante da molti decenni a questa parte, che dall’inizio dell’anno sta martoriando i bilanci delle famiglie. Ha contribuito a risollevare un popolare indicatore dell’atteggiamento dei consumatori statunitensi, che era stato piuttosto basso per gran parte dell’estate.

Il Conference Board ha riferito che la fiducia dei consumatori è aumentata a 103,2 in agosto, rispetto alla revisione al ribasso di 95,3 in luglio. Questo risultato ha superato le previsioni del mercato che prevedevano un aumento a 97,9 e ha interrotto un calo di tre mesi dell’ottimismo. Anche se il rimbalzo non è enorme, è un buon indicatore della spesa futura dei consumatori, che è il motore dell’economia statunitense.

L’indice della situazione attuale, che considera lo stato dell’economia e del mercato del lavoro oggi, è salito a 145,4 da 139,7, segnando la prima volta da marzo. Questo miglioramento indica che il profilo di crescita si sta stabilizzando e riduce le possibilità di un ulteriore calo del PIL nel terzo trimestre.

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Il nostro indice delle aspettative, che misura la fiducia dei cittadini nelle prospettive economiche e occupazionali a breve termine, è salito a 75,1 da 65,6 ma è rimasto al di sotto della soglia degli 80, indicando che i timori di recessione non sono scomparsi. Il calo dei prezzi del gas ha contribuito all’aumento di questo indicatore, ma il robusto aumento dei prezzi in altri settori dell’economia ha probabilmente impedito un aumento più sostanziale.

I risultati del Conference Board sono complessivamente positivi, ma non cambiano il fatto che l’economia statunitense è ancora in difficoltà. Nel breve periodo, tuttavia, l’aumento dei tassi di interesse e il persistere di prezzi al consumo elevati costituiranno un ostacolo formidabile alla spesa dei consumatori e alla crescita economica. In un simile contesto, periodi di elevata volatilità potrebbero diventare la norma, rendendo difficile una parziale ripresa della propensione al rischio.

I titoli azionari statunitensi hanno ceduto i guadagni della prima mattinata e sono scesi in rosso alla pubblicazione dei dati odierni. Tuttavia, il calo è stato in gran parte dovuto all’ansia per il ciclo di inasprimento della Fed, in risposta ai commenti da falco del presidente Powell al simposio di Jackson Hole. I consumatori temono che l’aggressivo piano di normalizzazione della banca centrale possa portare a un grande crollo, danneggiando la redditività delle imprese.

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