Giovedì i prezzi del petrolio sono scesi di circa 2 dollari al barile in un contesto di scambi tumultuosi. Gli investitori si sono preparati al probabile ripristino delle forniture di petrolio iraniano sanzionato sui mercati globali e hanno temuto che l’aumento dei tassi di interesse statunitensi avrebbe ridotto il consumo di benzina.
Dopo aver perso 1,88 dollari, pari all’1,9%, il prezzo del Brent è sceso a 99,34 dollari al barile. Con una perdita di 2,37 dollari, pari al 2,5%, il West Texas Intermediate statunitense ha chiuso la giornata a 92,52 dollari al barile.
Bob Yawger, direttore dei futures sull’energia presso Mizuho, ha sottolineato la scarsa attività di trading durante la giornata: “Nessuno vuole impegnarsi in questa discussione e dichiarare una posizione definitiva quando la narrativa iraniana potrebbe apparire in qualsiasi momento”.
Anche le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve statunitense Jerome Powell, previste per venerdì, in occasione del simposio di politica economica organizzato dalla Fed di Kansas City a Jackson Hole, nel Wyoming, erano attese dagli investitori.
Clicca qui per aprire un conto demo eToro e imparare a fare CFD Trading>>>è gratis
Un analista del Price Futures Group di Chicago, Phil Flynn, ha osservato: “Le imminenti dichiarazioni di Jerome Powell sul tema dell’aumento dei tassi di interesse stanno causando un po’ di stress al (mercato)”.
Si prevede che Powell fornirà una panoramica degli sforzi della Fed per gestire l’inflazione, compresi i dettagli sulla traiettoria dei futuri rialzi dei tassi.
I timori di un’economia in crisi sono stati rafforzati dal calo del consumo di benzina negli Stati Uniti, che ha portato a una diminuzione dei prezzi.
Secondo le ultime informazioni rese disponibili dall’Energy Information Administration, la domanda complessiva di benzina negli Stati Uniti è diminuita nell’ultima settimana, lasciando la media di quattro settimane di offerta giornaliera di prodotti di benzina al di sotto del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A PAGAMENTO
Editoriale il Cittadino Srl e la testata Il Cittadino non si assumono alcuna responsabilità per il testo contenuto in questo publi-redazionale (che è realizzato dal cliente) e non intendono incentivare alcun tipo di investimento.