All’apertura, gli indici azionari statunitensi hanno registrato un rialzo rispetto al giorno precedente, favorito da un calo dei tassi del Tesoro americano dopo il drastico aumento di ieri. Sebbene gli investitori abbiano ritardato la pubblicazione del Beige Book della Federal Reserve a causa della mancanza di dati economici, l’attività di mercato è rimasta elevata grazie alla maggiore partecipazione e alla maggiore liquidità.
L’indagine ha sottolineato come le prospettive economiche siano negative e non siano cambiate molto rispetto al rapporto del mese precedente; le previsioni indicano ulteriore debolezza e inflazione persistente. Il mercato del lavoro è forte e rigido.
I responsabili delle politiche della Fed hanno mantenuto la loro determinazione a contenere l’inflazione nonostante l’aumento della disoccupazione e l’indebolimento della crescita. Lael Brainard, vicepresidente della Fed, ha tuttavia messo in guardia dai pericoli di un eccessivo irrigidimento, aprendo la strada a un ulteriore calo dei tassi del Tesoro statunitense. Il rendimento del titolo decennale è sceso di 7 punti base al 3,27%, mentre il tasso del titolo a 2 anni è sceso di 6 punti base al 3,44%.
I titoli azionari sono saliti grazie al fatto che gli investitori hanno puntato su investimenti più rischiosi, ribaltando giorni di perdite a Wall Street. Il Nasdaq 100 ha chiuso la giornata in rialzo del 2%, grazie al fatto che le società in crescita e il mercato in generale hanno beneficiato della combinazione di tassi d’interesse più bassi. L’indice ha trovato supporto al livello di ritracciamento di Fibonacci del 23,6%, consentendo un ritorno alla media mobile semplice (SMA) a 100 giorni, vicino a 12.440, come possibilità concreta.
Il Dow e lo S&P 500 hanno registrato un forte aumento, rispettivamente dell’1,40% e dell’1,83%. Ad eccezione dell’energia, che ha perso più dell’S&P in generale a causa dell’enorme calo dei prezzi del petrolio, tutti gli altri comparti dell’S&P hanno chiuso in attivo. Sul sito web indicato si possono trovare anche consigli e strategie per il trading del greggio.
In particolare, l’economia statunitense è ancora in una posizione più forte rispetto a quella dell’UE per far fronte alla tempesta e all’aumento dei rischi previsti, nonostante le cupe prospettive economiche rilevate nel Beige Book. L’avanzo commerciale della Cina è stato inferiore alle attese, un altro indicatore del calo della domanda interna ed estera.
Le preoccupazioni relative alla domanda interna sono state esacerbate da eventi recenti (come le rigide regole del patto zero e il calo delle importazioni di greggio). Con i timori di recessione in primo piano, i prezzi del petrolio sono crollati. Al momento in cui scriviamo, il contratto WTI di ottobre ha raggiunto gli 82,25 dollari al barile, un prezzo che non si vedeva dalla fine di gennaio, prima della crisi ucraina.
Il discorso di domani del presidente della Fed Jerome Powell e la prossima riunione della BCE sono eventi da tenere d’occhio.
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