Secondo un tweet della società, la borsa di criptovalute Huobi, con sede alle Seychelles, può ora fornire una piattaforma di trading in Australia dopo essersi ufficialmente iscritta all’AUSTRAC.
Recentemente Huobi ha ottenuto anche il permesso di operare in Nuova Zelanda.
Huobi ha continuato a espandere la sua impronta internazionale, in particolare acquisendo la borsa di criptovalute latinoamericana Bitex per rafforzare la sua influenza in quella regione.
L’azienda intende inoltre tornare negli Stati Uniti.
Secondo il cripto-giornalista Colin Wu, la piattaforma potrebbe ridurre il suo personale globale di oltre il 30% a causa delle restrizioni cinesi sugli scambi di criptovalute.
Huobi non ha risposto prontamente a una richiesta di ulteriori informazioni.
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Nel giugno 2022, Huobi ha ricevuto licenze anche in Nuova Zelanda e negli Emirati Arabi Uniti.
Il VARA di Dubai ha concesso al mercato un’autorizzazione temporanea per iniziare a operare nella nazione. Come parte del processo di autorizzazione, l’azienda locale di Huobi fornirà una gamma completa di offerte di trading di criptovalute, operando con una strategia di test-adapt-scale.
Nello stesso mese, l’azienda ha avuto difficoltà in Tailandia e alla fine ha chiuso i battenti dopo non aver rispettato i requisiti della Thai Securities and Exchange Commission.
Dopo le recenti restrizioni della Cina sull’uso delle criptovalute, Huobi è stata costretta a trasferirsi a Gibilterra alla fine del 2021.
Il territorio britannico d’oltremare è diventato una destinazione ambita per i fornitori di servizi e le imprese di bitcoin.
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